Festività e anno nuovo come nelle vostre speranze

Gli auguri di Aldo Carpineti a Genova ai

Genovesi e a tutti quelli che li gradiscano

Mi unisco a chi della Redazione ha già manifestato iniziativa propria

di Aldo Carpineti

Genova classica - Piazza De Ferrari
Genova classica - Piazza De Ferrari

Fra le diverse testate che compongono il Gruppo Redazioni Reteluna Centro-Nord-Ovest utilizzo per i consueti Auguri Natalizi quella di Genova, che del Gruppo è la capofila. Per me che, come tante volte su queste pagine mi esprimo secondo modi e idee personali, è stato certamente un anno denso di molte novità. 

Genova, scorcio da Spianata Castelletto
Genova, scorcio da Spianata Castelletto

Anzitutto il 7 gennaio 2022 la nascita di Cesare, mio nipote. Uno degli avvenimenti in assoluto più significativi della mia vita. Insieme a quello del 31 marzo 1991, data di nascita di mia figlia Giulia, i due momenti di maggiore emozione e spinta più forte alla ricerca del miglioramento, del vivere in funzione di altri. Diventare papà e poi nonno è qualcosa che non ha paragoni fra tutto ciò che nella vita ti può accadere. Non soltanto, in realtà sono fatti che cambiano il proprio stesso modo di concepire sé ed i significati da dare alla propria esistenza. Volgere ad attenzioni così importanti i propri moti istintivi e ragionati trasforma il nostro stesso essere. Ognuno ha carattere e sentimenti che gli appartengono in esclusiva, con proprietà individuali, con unicità del viverle e del proporle. Non esiste una persona uguale ad un'altra anche se è ben vero che ciascuno di noi ha dignità (almeno di partenza) pari a quella di ciascun altro e diritti ugualmente coincidenti. Ognuno vive i propri episodi, soprattuto quelli dello spirito, secondo la natura propria, e di questa conosce ed ha responsabilità anzitutto verso se stesso. 

Genova, Galata Museo del Mare
Genova, Galata Museo del Mare

Per queste ragioni, avendo esperienza di me ormai un pochino, posso assicurare che la paternità ed il diventare nonno li ho vissuti in modo tutt'altro che indifferente e superficiale. Non è cosa soltanto tua - mi potrà obiettare qualcuno - tutti vivono queste vicende con grande intensità. Può darsi, io non posso dire di conoscere gli altri come conosco me stesso, sono testimone attendibile solamente per me. Ed a tanto mi fermo, sull'argomento.

Genova, porticato di Palazzo Ducale, maggiore polo culturale cittadino
Genova, porticato di Palazzo Ducale, maggiore polo culturale cittadino

Riprendo invece rifacendomi a casi e vicende che hanno avuto peso giornalistico nella testata di Reteluna. Mi pare riflettere relazioni indiscutibili tra mezzo e modalità del mezzo. Ci siamo orientati alla moltiplicazione delle zone di riferimento nelle provincie aggiungendo, in successione, quelle di Pistoia, Cuneo, Aosta, La Spezia. E poi avendo anche la possibilità di partecipare a Reteluna Lucca e della Versilia e Reteluna Savona nella qualità di redattore. Un balzo in avanti non da poco, mi pare, che infatti ha comportato impegni più frequenti, attenzioni a realtà e casistiche lontane fra loro, necessità di presenza (almeno di tanto in tanto) in loco, per non perdere il polso delle diverse situazioni, anzi per averne ispirazioni volte, per propria natura, a molteplici risultati. Questo, direi, è anche il senso che oggi può essere dato al lavoro latamente inteso. C'è chi predilige le specializzazioni, gli approfondimenti più dettagliati nella propria materia; per quanto mi riguarda preferisco avere presenze su più argomenti pur rendendomi conto che ciò può andare a discapito della conoscenza compiuta di uno. Può essere questione di inclinazioni personali, persino di gusti e punti di vista. Credo rimanga comunque necessario conservare in ogni circostanza rispetto (non dico della verità, perché ognuno ha la propria) ma dell'onestà degli intenti e, di conseguenza, dei comportamementi. E, allo stesso tempo, si deve evitare di cadere nell'approssimativo, nel superficiale e nel banale che sono gli ingredienti più deleteri non soltanto per chi scrive, ma di ogni espressione che voglia conservare brillante o almeno gradevole proposizione. 

Genova Priaruggia
Genova Priaruggia

Mi pare che tutte queste prerogative siano state rispettate, almeno in linea di massima, nella accezione complessiva, per la maggior parte delle occasioni. Una tendenza virtuosa, insomma, che non può essere disconosciuta. Su testate diversificate abbiamo trattatto territori differenti e situazioni locali, pur conservando, e mi pare anche questo un aspetto non trascurabile, identità e unicità di coscienza e di lealtà. Si è scritto con approccio responsabilmente serio, altre volte con modo di fare divertito, speriamo divertente, forse addirittura ludico. I diversi atteggiamenti fanno parte di una sola personalità, nessuno è uguale neppure sempre a se stesso, si conoscono stati d'animo diversi a seconda delle circostanze, del momento, dell'ambiente, anche del comporsi in modo mutevole del puzzle che risulta dalle concause del proprio sentire. Tutto, mi pare, è avvenuto conservando coerenza e coincidenze di fondo, comuni denominatori necessari nelle differenze di fatto esistenti.

Genova, il mare di Nervi
Genova, il mare di Nervi

Non sono fra quelli che, in occasione del Natale o di altre ricorrenze, augurano serenità incondizionata ed a tutti i costi. Serenità vada a chi la vuole o comunque nelle misure desiderate. Io preferisco augurare la realizzazione delle speranze migliori, delle attese e aspettative, persino di sogni chissà da quanto tempo venute in superficie nei nostri atteggiamenti mentali consci. Mi par certo che ciò assicuri maggiori dinamismi intellettuali e fisici, entrambi elementi necessari al benessere. Serenità sia, quando non escluda emozioni, non significhi uniformità di sensi. Il movimento ci è necessario, anzi è tanta parte di noi, saperlo disciplinare e dirigere verso reali utilità è pregio e abilità, sopprimerlo è invece colpevole, è predisporre il peggio.

Genova Pegli, Villa Pallavicini
Genova Pegli, Villa Pallavicini

Le emozioni hanno flussi raramente univoci, più spesso forme composite, cause andamenti ed effetti di segno e di colore variegato, spesso sfumato. Perché non vivere per intero il proprio legittimo sentire? limitarne a priori orizzonti, potenzialità, traguardi è sconfiggere in partenza il sentimento che ci appartiene e cui apparteniamo, è rinuncia a se stessi. Auguratemi pure serenità, se vi sta così a cuore farlo, ma aspettatevi che io vi aggiunga qualche ingrediente mio un tantino più saporito. Non suoni come discorso pretenzioso o di rottura, anzi ha caratteri di legittima conservazione di lati della propria personalità non accantonabili, è persino orientato a prudenza. 

La moltiplicazione delle testate ha generato e subito ramificato intenzioni professionistiche di nuova natura e fisionomie. Al classico motivo delle Risorse Umane e a quello immediatamente successivo dello Scrivere, nostri da tempo, si sono aggiunti con naturale spontaneità quelli rappresentati dall'impulso ad economie particolari o generali, micro o macro, individuali o collettive che abbiano tuttora informazione a criteri di crescita troppo lenti oppure a pericolose staticità. Ancora si torna sul motivo del movimento, una volta lo si chiamava del divenire, con espressione vicina ai mondi della Filosofia, possa essere spontaneo o procurato. Ho spostato la mia attenzione dai rapporti delle persone interni a singole aziende (senza abbandonare il tema) a rapporti esistenti o auspicabili fra diverse aziende o realtà nell'universo della produzione e dei servizi. Ciò in virtù di una crescente abitudine, perfezionamento e migliore fruizione del contatto via mail e telefono a realtà sempre più numerose e significative per ruoli nei propri mercati commerciali e del lavoro. Un proporsi che ha necessaria attualità nell'utilizzare complementarità sinergiche e nessi globali. Oggi nessuna azienda fa più corsa da sola, persino i significati della concorrenza hanno avuto modifiche radicali. Si vive, tutti ed ogni cosa, in una realtà che pure esigendo rispetto per il singolo e l'individuale, non può fare a meno del fenomeno relazionale.

Un discorso di equilibri, di cui un tempo non si sentiva pari esigenza. Anni fa gli equilibri potevano pendere anche tutti da una parte o dall'altra. Oggi un doveroso rispetto di sé trasforma ognuno di noi in un mondo in costante proiezione futura. Non possono mancare fini intermedi, traguardi volanti che vengono però superati senza fermarsi. La sosta pare necessaria a volte per il riposo, altre volte per la riflessione, al di là di queste ipotesi ha poco senso, il temporeggiare fine a se stesso ha soltanto effetti deleteri. 

Auguro perciò a Tutti un mondo in cammino, ad ognuno secondo i propri canoni di scelta e di tendenza, ogni preferibilità è occasione. E, tradizionalmente, Buon Natale! un modo non esclude l'altro, le utilità che valgono vanno sempre di pari passo. 

(cliccare sulle foto per ingrandirle)

Giovedì 22 dicembre 2022