mostra d'arte contemporanea
Nel mese di giugno la mostra sarà spostata nei due Torrioni (lato Androne e lato Enoteca) del Castello di Casale Monferrato e vi resterà tutto il mese. La mostra è recensita dal Critico d'Arte Giuseppe Castelli
di Maria Grazia Dapuzzo
Venerdì 16 maggio alle ore 18 s'inaugura l'annuale Mostra d'Arte Contemporanea «Fossili Moderni 2025» presso lo spazio espositivo (Bergamina) del Castello di Piovera. Nel mese di giugno la mostra sarà spostata nei due Torrioni (lato Androne e lato Enoteca) del Castello di Casale Monferrato e vi resterà tutto il mese.
«Fossili Moderni» è una mostra nata nel 2001 in Piovera, inizialmente come esposizione di sculture esposte permanentemente nelle vie del paese, a cura del conte Niccolò Calvi di Bergolo e di Francesco Berardi, entrambi scultori. Il nome «Fossili Moderni» è derivato da un'Ammonite del Madagascar di 400 milioni di anni presente nel Castello di Piovera.
Successivamente «Fossili Moderni» è diventata una Mostra d'Arte Contemporanea che nel corso degli anni ha richiamato molti artisti di arti visive a esporre lavorando di comune accordo a un titolo nuovo, proposto per ogni edizione, pur mantenendo sempre il titolo di base ovvero «Fossili Moderni».
Il titolo della mostra di quest'anno è «Nell'attesa dell'onda gravitazionale». Titolo scelto dalla sottoscritta, curatrice della mostra, riferendomi alla ricerca svolta in vari laboratori, fra i quali: I.N.F.N. (Istituto Nazionale Fisica Nucleare) sotto il Gran Sasso e l'interferometro laser V.I.R.G.O.a Cascina, nella campagna pisana.
La mostra è recensita dal Critico d'Arte Giuseppe Castelli.
Giuseppe Castelli scrive: L'attesa è la situazione psicologica che sa tenere in sospensione la nostra esistenza, che la colora e le dona un sapore particolare, creando quella incertezza che solo il futuro potrà svelare. E la viviamo, la percorriamo tutta quanta fino in fondo l'attesa, intensamente, precorrendo l'evento e godendo dell'immagine che la fantasia ci costruisce attorno. Delusioni e inganni, nascosti tra le mille pieghe degli eventi, sono lì in attesa pronti a tradirci, a farci male, tuttavia la vita proseguirà, mentre nuove attese già si profilano a disegnare il futuro. Leopardi sosteneva che l'unica vera felicità concessa all'uomo fosse l'attesa dell'evento e che ogni gioia svanisce irrimediabilmente nel momento in cui ogni speranza si invera.
L'attesa dell'onda gravitazionale, richiamata dal titolo della mostra, mi pare più un indugio contemplativo, sperduto tra mille e mille accadimenti possibili, troppo lontano e perfino estraneo ad ogni esperienza umana comune. In fondo chi mai ha potuto vivere questa inimmaginabile suggestione? E allora come prepararsi a qualche cosa di cui non si conoscono la portata, i limiti, gli effetti? Vale davvero la pena consumarsi nella esasperante attesa dell'ignoto, come tanti Drogo, asserragliati in armi in una perenne Fortezza Bastiani contro un nemico tarda a venire?
Oltre l'aspetto filosofico-mistico e letterario, espresso dal critico d'Arte Giuseppe Castelli, esiste quello scientifico che si riconduce alla Teoria della Relatività Generale di Albert Einstein che finora si è sottratta alla verifica sperimentale diretta: le onde gravitazionali, cioè la propagazione alla velocità della luce di piccolissime increspature dello spazio-tempo prodotte dalle masse in movimento accelerato. L'ampiezza di queste onde è però infinitesima.
Sulla Terra possiamo rivelare solo quelle generate dagli eventi più energetici dell'universo come l'esplosione di supernove o lo scontro tra buchi neri.
Per rivelare onde così piccole gli scienziati hanno realizzato strumenti giganteschi: gli interferometri laser come V.I.R.G.O.in funzione a Cascina nella campagna pisana.
Frutto della collaborazione internazionale tra l'I.N.F.N.e il francese C.N.R.S., V.I.R.G.O.è un rivelatore costituito da due bracci perpendicolari lunghi ognuno tre chilometri lungo i quali, all'interno di tubi ad alto vuoto, viaggiano due fasci laser.
Il fascio laser iniziale è diviso in due fasci distinti da uno specchio separatore. Questi vengono poi più volte riflessi avanti e in dietro da speciali specchi per aumentarne il percorso e infine sono ricomposti.
La loro sovrapposizione finale produce quella che è chiamata figura d'interferenza. Se un'onda gravitazionale attraversa l'interferometro, la lunghezza dei bracci varia e la figura d'interferenza si modifica.V.I.R.G.O è in grado di misurare variazioni di lunghezza dei bracci un miliardo di volte più piccole del diametro di un atomo.
Gli artisti espositori sono in ordine alfabetico: Antonella Angiolini, Gabriele Armellini, Gianni Bailo, Filippo Biagioli, Pietro Bisio, Niccolò Calvi di Bergolo, Lucia Caprioglio, Frenz Cuttica, Maria Grazia Dapuzzo, Albina Dealessi, Andrea Fedeli, Enrico Francescon, Simonetta Guaschino, Alessandra Guenna, Leonardo Ippolito, Vincenzo Lagalla, Lorena Lavezzo, Maurizio Lupano, Renato Luparia, Laura Mancarella, Piergiorgio Panelli, Tiziana Prato, Cleme Rava, Alberto Ricordo, Rossella Sartorelli, Roberto Scarpone, Grazia Simeone, Josa Smilovic, Lucio Mayoor Tosi, Carlo Traverso, Patrizia Traverso, Gianna Turrin.
In questo articolo pubblico le foto di diverse opere che saranno esposte nelle due mostre presso i castelli di Piovera e Casale Monferrato «Fossili Moderni 2025». Le altre saranno pubblicate nel prossimo articolo.
(Cliccare sulle foto per ingrandirle).
Martedì 13 maggio 2025