comunicato stampa
Grande partecipazione per il convegno di Vendemmia in Arte e per l'inaugurazione del murales dedicato al senatore Paolo Desana
di Maria Grazia Dapuzzo
Nell'ambito della 30ª edizione di Vendemmia in Arte, si è svolto domenica mattina al Teatro Ideal di Rosignano Monferrato un convegno che, ricordando le radici vitivinicole del territorio, ha offerto spunti e visioni per il futuro dell'economia agricola monferrina.
La prima parte dell'incontro è stata dedicata alla celebrazione del quarantennale di costituzione del Consorzio del Barbesino, vino simbolo di un'epoca e di una sfida economica. Come ha ricordato il professor Gildo Gaviati, «il Barbesino era nato per contrastare la crisi dei vini rossi e l'andamento del mercato». Vino rosso leggero e «beverino», non ha mai raggiunto un grande successo commerciale, ma oggi - come ha sottolineato Andrea Desana - «il momento storico si presta al suo rilancio: un vino tradizionale ma contemporaneo, molto proponibile anche in versione spumante Metodo Martinotti, in linea con le nuove tendenze di consumo».
Il giornalista e docente Maurizio Gily (Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo) ha ricordato come «certe dinamiche di mercato siano cicliche»: il Barbesino nacque per assecondare il gusto dei consumatori, poi virato verso i SuperTuscan, ma oggi il contesto è nuovamente favorevole a vini identitari, più leggeri e territoriali.
Oggi il Monferrato, territorio riconosciuto Patrimonio dell'Umanità Unesco, vive una fase di forte interesse turistico, ma - ha osservato Gily - «rimane una Cenerentola del vino piemontese: è più conosciuto come destinazione turistica che non per i suoi vini». Per rafforzare il legame tra identità e economia, la proposta lanciata nel corso del convegno è stata quella di costituire un Osservatorio Permanente sull'Enoturismo in Piemonte e nel Monferrato, con la presentazione annuale dei dati proprio in occasione di Vendemmia in Arte.
Pier Ottavio Daniele, moderatore dell'incontro, ha rilanciato l'idea di una piattaforma stabile, «Wine Working Rosignano Monferrato», dedicata allo studio delle dinamiche enoturistiche.
Ha letto un messaggio di Federico Piemonte della Banca del Vino di Pollenzo che annuncia la nascita di una sezione monferrina della Banca del Vino, un nuovo presidio culturale e divulgativo dedicato al vino piemontese negli otto infernot restaurati di proprietà municipale.
Durante la tavola rotonda, Gianpaolo Fassino, antropologo dell'Università del Piemonte Orientale, ha evidenziato come «il paesaggio sia una delle chiavi di volta del Monferrato: il nostro compito è saperlo raccontare e valorizzare».
Anche da Claudio Coppo - presidente del «Consorzio vini del Monferrato Casalese» un forte richiamo all'identità locale, ma anche una preoccupata disanima di quelle che sono potenziali situazioni di difficoltà per un positivo sviluppo dlelì'Enoturismo in Monferrato: dalla crisi legata ai dazi americani, ai conflitti presenti a livello internazionale, sino alle problematiche più locali, quali la condizione delle strade extracomunali e la tenuta del territorio nel suo complesso»
Giovanna Quaglia, presidente dell’Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, ha ricordato i risultati raggiunti nei dieci anni dal riconoscimento Unesco: «Le strutture turistiche sono cresciute enormemente. Dobbiamo continuare a tutelare il paesaggio e l'uomo, perché la salvaguardia passa attraverso il reddito agricolo. No al fotovoltaico selvaggio, sì a un nuovo piano di gestione condiviso».
Le conclusioni sono state tratteggiate dal vice presidente del Consiglio Regionale, Domenico Ravetti che prendendo spunto dall'intervento del Presidente dell'Ecomuseo - Corrado Calvo - ha inteso sottolineare il ruolo dei piccoli produttori (viticoltori e realtà dell'accoglienza locale) rivendicando alla politica - talvolta carente - il ruolo di coordinare sul Territorio una strategia di medio - lungo termine che offra sicurezza e visione a chi investe nello sviluppo del Monferrato e prospettive a chi guarda con interesse a queste nuove frontiere del turismo di qualità.
Da tutti gli interventi è emersa la volontà di dare corso ad un lavoro comune e condiviso, confermando l'apprezzamento per lo sforzo che Rosignano, in particolare, ed il Monferrato, stanno compiendo per porsi al centro dell'interesse dei flussi nazionali ed internazionali enoturistici.
Al termine del convegno, nel cortile d'onore del Palazzo Municipale, è stato inaugurato il murales dedicato al senatore Paolo Desana, padre della legge sulle D.O.C., alla presenza delle autorità e di numerosi cittadini.
«Rosignano ha voluto celebrare la sua storia guardando al futuro - ha dichiarato il sindaco Cesare Chiesa - Il convegno ha messo in luce l'importanza di un approccio concreto e condiviso per costruire un modello di sviluppo sostenibile, che tenga insieme vino, paesaggio e comunità. La nascita della sede monferrina della Banca del Vino e la proposta di un Osservatorio sull'Enoturismo sono segnali forti di una volontà di rete e di progettualità. Il murales dedicato a Paolo Desana è un simbolo di riconoscenza, ma anche un invito a proseguire nel solco di chi ha saputo credere nel valore del vino come identità e futuro del territorio».
(Cliccare sulle foto per ingrandirle).
Mercoledì 8 ottobre 2025