Genova | che fanno i genovesi in queste feste?
In calo le mete esotiche e subtropicali, preferenze alle capitali europee grande attenzione a Budapest, città danubiana, in Italia agli agriturismi e, come è sempre stato alle città d'arte, turismo non più status symbol
di Aldo Carpineti
I turisti stanno tornando in gran numero su Genova. Il tempo sufficientemente bello e la temperatura mite ne favoriscono l’afflusso; quello turistico è un fenomeno ormai acquisito in città anche nella stagione invernale – chi parla è Loredana Pisano, front office manager di Equipage, agenzia turistica fra le più attive nel capoluogo ligure. La troviamo in via Brigata Liguria 63r, Galleria S. Giorgio 1° piano, molto indaffarata, come le sue due colleghe in ufficio con lei; nella stanza accanto crepita la tastiera di un computer, evidentemente altri lavorano.
Ma i genovesi vanno in vacanza per queste vacanze natalizie? E come vanno in vacanza?
Ci spiega con pazienza e dettaglio: è diminuito il mare tropicale, poca utenza, non soltanto per ragioni economiche, il Mar Rosso risente delle vicine vicende anche se non ne è direttamente interessato.
Sceso anche Santo Domingo, che è il più economico fra i paesi caraibici. Con la crisi la gente viaggia comunque, ha soltanto cambiato modo di viaggiare. Si va fuori anche a Natale, e questa è una novità recente, un tempo si restava nelle proprie case con i parenti. Invece è sceso molto capodanno.
Le capitali europee fanno ancora molto richiamo, fra tutte, come da sempre, Parigi Londra Praga, ma oggi si va anche a Budapest che è una città bellissima. Cresce il viaggio organizzato, la gente si affida volentieri, altri amano personalizzare il viaggio e vengono qui soltanto per perfezionare i dettagli. Frequenti quelli che fanno il weekend e il weekend lungo.
Chi è più propenso al fai da te utilizza il sito equipagetour.com che contiene indicazioni per qualcosa come 700.000 hotel e spesso prenota on line, per tutto il mondo. Mentre chi vuole restare in Italia sceglie spesso gli agriturismi, formula relativamente recente, anche se c’è tuttora grande richiesta per le città d’arte, prima in assoluto come sempre Roma: Trenitalia mette a disposizione sconti e prezzi facilitati che favoriscono il turismo interno.
Chi scia prenota soprattutto per l’Alto Adige, perché il Piemonte e la Val d’Aosta ce li ha a disposizione e si attiva direttamente.
Si conclude con una osservazione di costume: viaggiare è stato uno status symbol soprattutto negli anni ’90: oggi chi viaggia lo fa perché vuole conoscere. A quanto pare, non tutto cambia in peggio.
Giovedì 18 dicembre 2014