Genova | politeama genovese 28 e 29 aprile

Al Politeama Genovese il Tour Love per solo

pianoforte di Giovanni Allevi exploit europeo

Oltre a toccare diverse città italiane Allevi si è esibito a Bruxelles Parigi Barcellona e Lugano, tredici pagine di un diario musicale fortemente emotivo che racconta l'amore nelle sue molteplici forme

di Aldo Carpineti

Giovanni Allevi
Giovanni Allevi

NOTE DI GIOVANNI ALLEVI 

1) Yuzen

Un Preludio, scritto in una camera d’albergo a Kanazawa, in Giappone, durante il tour del 2013, sotto l’effetto di una febbre a 39,5 ed uno stato semi delirante. Ho voluto appoggiare la melodia a tormentati arpeggi, che cercano per tutto il brano di sfociare nell’estasi. Yuzen è un particolare dipinto su seta, arte che raggiunge i massimi livelli proprio a Kanazawa.

2) Loving you

Una intensa ballade dalle timbriche ora sussurrate, ora più decise.

Il brano che più degli altri vuole catturare la tenerezza ed il trasporto dell’amore romantico.

Affido a queste note la mia dichiarazione d'amore, per le persone che mi sono vicine, per la Musica, per la mia vita folle.

3) Amor sacro

In questo corale rock riaffiora il mio passato, lo studio della musica antica, la mia grande passione per il contrappunto bachiano. Ma le intricate progressioni armoniche seicentesche si innestano in un contesto squisitamente rock-progressive. Ho voluto cogliere il senso della sacralità, la forma più pura dell’Amore.

4) Asteroid 111561

Dedicato al mio asteroide, un pianetino in orbita attorno al Sole tra Giove e Marte che la Nasa mi ha intitolato, su indicazione del Dipartimento di Astrofisica dell’Università di Padova.

Lo immagino sfrecciare libero nello spazio, senza impedimenti, lontano dai nostri problemi ed ansie. Come tutti i miei brani in Re Maggiore, presenta un carattere solare e positivo. Tuttavia nella parte centrale ho voluto cogliere, anche se solo per un attimo, l’estatica meditazione sul vuoto siderale.

5) The other side of me

Un complesso autoritratto, in cui i fugati alludono alla trama intricata dei miei pensieri ed arrovellamenti, mentre la melodia in maggiore è il lato luminoso e giocoso della mia personalità. Soprattutto in questo brano si intersecano elementi musicali rinascimentali e contemporanei. La spinta propulsiva e ritmica dei materiali musicali trova compimento in una complessa costruzione formale.

6) La stanza dei giochi

La vita di musicista mi tiene spesso lontano dalla famiglia. Una notte sono tornato nella mia casa vuota a Milano, e alla vista della stanza dei giochi dei bimbi, ho provato una dolce nostalgia. 

7) It doesn t work

New York, camerino della Carnegie Hall. Aria condizionata a palla. Attendo di fare il mio concerto, rannicchiato su una panca, con il cappotto a mo di coperta. Nonostante avessi armeggiato con il termostato, la temperatura restava troppo bassa ed io stavo congelando. Chiedo aiuto ad una maschera, la quale dopo aver provato anche lei col termostato, va a chiamare il responsabile.

Arriva un carpentiere tutto muscoli, con l’elmetto giallo e molti attrezzi appesi alla cintura. Con le sue mani grandi inizia a premere i pulsantini, poi, dopo alcuni minuti, si gira verso di me e dice: It doesn t work! - Ma va? gli rispondo. In quel preciso istante è partita nella mia testa la musica di questo brano.

8) Lovers

Un brano tattile, sensuale, che vuole raccontare l’amore fisico tra due amanti. Eppure il trasporto è immerso in una atmosfera languida di nostalgia, per una gioia appena vissuta, ma già passata. Il linguaggio musicale vuole idealmente riallacciarsi alla tradizione romantica dei compositori russi dei primi del Novecento, dove il Pianoforte è il principe incontrastato della scena, e l'impeto emotivo è portato ai massimi livelli.

9) My family

Riunione di famiglia con i parenti nel piccolo bilocale di Milano. Tutti parlano a voce alta, c’è tensione. Un bimbo continua insistentemente a tirare una pallina contro il vetro di una finestra. Io, che ho bisogno di silenzio come l’aria, mi rifugio nell’altra stanza, e come per magia, il volume di quel vociare si abbassa, mentre si alza quello di una affettuosa melodia nella mia testa. Nonostante tutto, loro sono la mia famiglia e gli voglio bene.

10) Asian Eyes

La disperazione amorosa, tutta interiore; è il dolore contenuto, perfettamente celato all’esterno, di una donna giapponese. Attraverso una reiterazione minimalista dei frammenti musicali, la tensione cresce fino a sfociare in una esplosione struggente e liberatoria.

11) Come with

L’invito ad avventurarsi con la persona al nostro fianco, nei meandri dell’esistenza con un po di leggerezza. Il brano in La Maggiore è forse il più impegnativo dell'album, da un punto di vista dell'interpretazione; la sua difficoltà sta nell’essere graffianti ed energici, senza mai scadere nell’aggressività, felpati e pungenti come la zampa di un gatto.

12) Sweetie pie

Una coccola, una serena colazione, cullati nell’idea che ci si possa fermare un po, prima di gettarsi di nuovo nel flusso della vita. La morbidezza del brano è esaltata dalla tonalità di Sol Bemolle Maggiore. Come diceva Debussy: i bemolli sono blu.

13) L’Albatros

La poesia di Baudelaire è il tema ispiratore di questa sonata. L’amore più difficile da attuare è quello per se stessi: accettare la nostra inadeguatezza, riconoscere il nostro essere goffi ed impacciati per via delle ali da gigante, che ci impediscono di camminare quaggiù, 

Eppure l'accettazione del proprio limite può essere il viatico alla scoperta di nuovi spazi ed orizzonti, in cui essere finalmente se stessi.

Il mio albatros lotta contro la tempesta, la pioggia, le folate di vento, ma arriva per lui il momento di planare libero.

Sabato 25 aprile 2015