di Aldo Carpineti
Figure femminili dai tratti svelti e delicati al tempo stesso, fisionomie modernissime ma universali che danno una interpretazione della femminilità quasi efebica e molto sottile. Una visione del ritratto basata sull’incontro di sguardi ed espressioni finemente compiacenti; è la pittura di Caterina Galleano che offre spunti così marcatamente armonici da rasentare la perfezione dell’espressione muliebre. Fanciulle e donne come ogni uomo vorrebbe per sé, da una parte l’angelicata creatura e dall’altra lo sguardo complice e coinvolgente dal quale è difficile staccare i propri occhi.
Per quanto riguarda Demy Canepa, mondi in movimento che si sciolgono e si ricompongono, mai fermi e definitivi. Quasi una introspezione della natura che mai offre aspetti immobili ma sempre muta, si ricompone e torna a scomporsi. Tanto più attuale oggi in un mondo dalle linee così soggette al cambiamento ed al divenire, non soltanto per gli aspetti tecnologici in rapido susseguirsi ma anche per lo stesso trascorrere continuo di atteggiamenti, sensazioni e della stessa realtà naturale.
Venerdì 13 luglio 2018
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