La ceramista Rita Varalli e la storia di un vecchio vaso con i pesci

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Genova | artisti al monferrato classic festival arte

La ceramista Rita Varalli e la storia
di un vecchio vaso con i pesci

Ha esposto ai concerti del Monferrato Classic Festival di Sabrina Lanzi

di Maria Grazia Dapuzzo

Ceramica illuminata da un raggio di sole
Ceramica illuminata da un raggio di sole

Oggi voglio iniziare questa presentazione riportandovi una bella storia, raccontata dalla ceramista Rita Varalli, dal titolo «Un vecchio vaso coi pesci»; la storia cita «Negli anni '50 mamma ricevette in dono dalla cugina di Savona un vaso in maiolica prodotto ad Albisola, come sta scritto sul suo fondo. Naturalmente fu molto apprezzato e si guadagnò il posto d'onore sullo scaffale del soggiorno. A quei tempi io frequentavo le elementari; ero affascinata da questo bel vaso sul quale simpatici pesci si divertivano a fare bollicine tra le alghe del fondo marino. Lo guardavo, lo accarezzavo, tastavo la consistenza della terra sotto lo strato di smalto colorato. Ho continuato a farlo per anni».

«Mamma non c’è più, il vaso non interessava a nessun altro. Ora è a casa mia. L'ho collocato assieme alle mie ceramiche. Sì, perchè ho ascoltato la mia antica passione per la terra e da qualche anno, faccio la ceramista praticamente a tempo pieno. Sarà… ma io sono convinta che sia stato lui a farmi amare la ceramica e a spronarmi ad intraprendere questa magnifica attività che mi rende felice».

«Ringrazio il vaso coi pesci e continuo a guardarlo con affetto. Anche Savona e Albissola mi sono rimaste dentro. Ci torno sempre con molto piacere e se mi riesce, di tanto in tanto partecipo ai concorsi di Albissola».

«Dopo una vita passata tra scartoffie, torno alla mia passione di gioventù: la ceramica. Frequento laboratori di modellazione, graffito, decorazione e un intenso corso presso la Scuola d'Arte Ceramica del Maestro Ranieri a Deruta che mi spinge a nuove esperienze».

Rita Varalli è nata nel 1948 a Sesto Calende (VA) dove vive e lavora. Dopo precedenti esperienze di pittura e decorazione a «terzo fuoco», ha frequentato corsi di modellazione, graffito e decorazione.

Dal 2012 si è dedicata, a tempo pieno, alla ceramica e in particolare alla cottura Raku, approfondendo le varie metodologie con corsi specifici. Le sue continue sperimentazioni le hanno permesso di trovare delle soluzioni personali, contaminando le tecniche con l'impiego di materiali inediti e di riciclo spesso provenienti dalla natura che è la sua principale fonte d'ispirazione.

La Varalli scrive «La ceramica è una mia vecchia passione iniziata ai tempi della scuola e che il turbine della vita lavorativa aveva relegato in soffitta. Finalmente ritirata dal lavoro l'ho ripresa in modo serio, frequentando corsi di graffito, decorazione, lavorazione dell'argilla e infine introdotta nel magico mondo del Raku dall'artista Anna Bernasconi».

«Mi affascina poter creare da un pezzo di terra e la tecnica Raku potrei definirla una sorta di piacevole ossessione che mi porta ad una evoluzione continua, a sperimentare, osservare, osare, mettermi in gioco ricercando tecniche personali, colori, materiali, messaggi e forme che la natura mi suggerisce».

Continua «Così nel 2013, sotto l'esperta guida dell'artista Anna Bernasconi scopro la cottura Raku e, subito affascinata da questa intrigante tecnica, ne esploro le sue infinite varianti espressive. Da allora mi ci dedico a tempo pieno con costanza e passione, sfruttando la possibilità di sperimentare soluzioni personali che sono componenti essenziali di questa arte. Mi piacciono le sfide, così propongo le mie opere che spesso sono state selezionate in concorsi nazionali e internazionali».

«Plasmare l’argilla è un piacere immenso e i colori scintillanti o i variegati bianchi e neri che si sprigionano durante la cottura Raku mi appagano, regalandomi una grande gioia».

È così che la Varalli ha motivato il suo essere diventata una ceramista affermata ma sempre alla ricerca di nuove soluzioni artistiche.

Rita Varalli dal 2014 ha partecipato a mostre e manifestazioni in provincia di Varese; sono da ricordare il mosaico permanente per «Expo 2015» a Carnate nella Varese e la mostra personale a Gallarate sempre nel 2015.

Nel 2016 espone: nella mostra collettiva presso la «Tana delle Costruzioni» in Vedano Olona (VA), nel X Concorso Internazionale di ceramica contemporanea in Albissola (SV), nel Concorso Internazionale «Il Crawling La pelle divertente» in Faenza nell'ambito di Argillà, nel «Convivium d'arte ceramica» in Appignano (Macerata) e nell'installazione permanente all'aperto «Donne al muro» in Busto Arsizio (VA).

Nel 2017 partecipa al Concorso Nazionale di ceramica d'arte contemporanea «I vasi officinali» a Collegno (TO), al Concorso di artigianato artistico «Il sapere delle mani» a Nazzano (Roma) e al XXIV Concorso Internazionale di ceramica mediterranea a Grottaglie (TA).

Del 2018 sono da ricordare la personale a Sesto Calende, le collettive a Sesto Calende, Arona (NO) e Lesa (NO), il Concorso Internazionale di ceramica contemporanea in Albissola (SV), l'installazione permanente contro la violenza alle donne presso l'Università di Varese, il «Convivium d'arte ceramica» in Appignano (Macerata) e la mostra collettiva «Scarpette rosse» presso il Museo Midec in Cerro di Laveno (VA). 

Nel 2019 ho invitato la ceramista Rita Varalli a esporre le sue opere durante un concerto del Monferrato Classic Festival, nella Chiesa dell'Addolorata in Vignale Monferrato, una domenica pomeriggio di agosto. È stato sorprendente quando un raggio di sole, entrando dal rosone della chiesa, ha colpito e si è fermato per qualche attimo su una sua ceramica, rappresentante un fiore di loto, che come per incanto si è illuminata e sembrava, in quel breve intervallo, color oro.

Sabato 6 marzo 2021

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