La restauratrice casalese Stefania Dolce, artista di arti visive quando discende dai ponteggi

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Genova | artisti al monferrato classic festival arte

La restauratrice casalese Stefania Dolce, artista
di arti visive quando discende dai ponteggi

Ha esposto ai concerti del Monferrato Classic Festival di Sabrina Lanzi

di Maria Grazia Dapuzzo

Stefania Dolce e l'arpista Floraleda Sacchi
Stefania Dolce e l'arpista Floraleda Sacchi

Domenica 11 aprile si è tenuto il quarto concerto del Monferrato Classic Festival presso il Castello di Casale Monferrato, a porte chiuse, senza pubblico a causa del Covid19; i concerti previsti sono registrati e si potranno vedere in streaming sul sito del Comune di Casale Monferrato

www.comune.casale-monferrato.al.it/mcf21

L'ultimo concerto registrato si può vedere in streaming dal mercoledì successivo alla registrazione, dalle ore 17, conseguente a quelli già postati sul portale.

In questo quarto concerto l'arpista Floraleda Sacchi ha suonato musiche di: A. Piazzolla (Oblivion), C. Montero (Evocaciones), L. Einaudi (Dietro l'incanto, Oltremare) e P. Glass (Metamorphosis, Modern Love Waltz).

Floraleda Sacchi è riconosciuta dalla critica come una delle più interessanti arpiste sulla scena internazionale.

Per l'occasione ho invitato l'artista e restauratrice casalese Stefania Dolce con le sue opere per l'allestimento scenografico al concerto.

Stefania Dolce è nata a Casale Monferrato nel 1974; ha studiato al liceo Artistico della sua città e ha proseguito gli studi all'Istituto Europeo di Design (I.E.D.) di Milano, dove si è specializzata in illustrazione.

Il noto critico d'arte Piergiorgio Panelli di lei ha scritto «Le prime esperienze professionali la portano ad avvicinarsi al mondo del restauro specializzandosi in affreschi e dipinti murali: attività che contribuisce a mantenere vivo il suo interesse per l'arte e nel contempo è determinante per sviluppare quelle particolari tecniche e materiali che utilizza nelle sue opere. È proprio il suo lavoro a pochi centimetri da intonaci e materiali antichi che la porta a interessarsi a tele, carte, oli, stucchi e pigmenti naturali e al modo di consolidarli e preservarli grazie a resine particolari, adesivi e polveri metalliche. I risultati di questo percorso artistico che Stefania realizza nel suo laboratorio di Borgo S. Martino appena discende dai ponteggi di qualche cupola sono ammalianti: il colore acquista una propria forma plastica e si trasforma in onde che infrangono e si mischiano in texture sempre diverse».

Di Stefania Dolce è stato scritto ancora: «Colori e riflessi che illuminano l’anima».

«Una dimensione che non si limita alla vista, ma che si vorrebbe esplorare con il tatto, lasciandoci indecisi: stiamo ammirando una tela o una scultura?»

«L'aspetto che colpisce di più è il senso di elevazione profonda che comunicano le sue opere. A differenza di altri autori che hanno fissato in modi simili l'universo materico, qui siamo trasportati verso l'alto, in mondi pieni di luce e di riflessi capaci di illuminare il profondo dell'anima».

«È una restauratrice e un'artista che opera nella zona dell'Alessandrino. Le sue opere sono un mix equilibrato tra una tela e una scultura, tutte da interpretare secondo la consapevolezza del singolo».

«L'utilizzo di colori e materiali conferiscono ai suoi progetti una texture finale sempre diversa, originale e personalizzata».

«... per tutto ciò di positivo che ci portiamo dentro condensato in una forma espressiva dalla verve moderna».

Mercoledì 14 aprile 2021

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