Letteratura immortale. Kafka, no grazie sono già kafkato una volta, adesso basta

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Letteratura immortale. Kafka, no grazie
sono già kafkato una volta, adesso basta

Nei giorni scorsi si è citato Kipling oggi la volta dell'autore paradossale

di Aldo Carpineti

Franz Kafka
Franz Kafka

La storia è fatta anche di passaggi banali che però, proprio in virtù della loro banalità, risultano determinanti per lo sviluppo degli eventi successivi. 

Nei giorni scorsi facevo questa riflessione con un dotto signore esperto nella storia dei Papi. Si era partiti da altri argomenti di natura storica e questo signore aveva dissertato a lungo sulle ragioni che avevano determinato svolte negli eventi del mondo. 

Si era arrivati alla considerazione, nota a lui ma con suo stupore anche a me, che Papa Pacelli (quando gli strisciai lì il cognome di Pio XII ebbe un sobbalzo) era stato un uomo di grande cultura e anche di impronta profondamente mistica ma la sua figura politica rimane molto controversa. 

Successivamente ancora qualche osservazione del genere, si veniva da una conversazione durata forse più di un'ora. Avvertii l'esigenza di concludere in modo divertente ma non senza qualche riflessione. Introdotto il tema con un po di violenza sul suo incedere oratorio, gli chiesi se conosceva le ragioni reali per cui dopo Sisto V nessun Papa aveva preso il nome di Sisto. Una ragione di profondità relativa, se vogliamo, ma che con ogni probabilità era la vera causa dell'estinzione di questo nome papale. Il signore esitò, cercò una risposta, poi rivolse a me lo sguardo per averla. Compresi che era il momento di rivelargliela, perché avrebbe avuto presa su di lui che pure era un uomo che anteponeva certamente la cultura alla battuta ed alla freddura.

Semplice - dissi - la ragione è che nessuno volle chiamarsi Sisto Sesto, correndo il rischio di suscitare ironie anche frequenti e fuori luogo. Può sembrare una stupidaggine e persino attirare gli strali di qualche benpensante, però non avrei dubbi che la ragione possa essere proprio questa. Magari non succede, però meglio evitare il rischio, ed eventali sottintesi non rivelati... (può essere stato il breve sviluppo del pensiero di un nuovo eletto al Conclave). Accetto la battuta - disse sorridendo il signore dotto, persona di spirito, io aprendomi in un sorriso: - La ripeterà? - Sì - Sorridemmo entrambi, una stretta di mano e via. Ero riuscito a rendere l'idea di come cose di scarso peso possano avere nella storia - tutta, non soltanto quella dei Papi - riflessi determinanti. 

Questa stramba riflessione non ha una morale o un fine da dimostrare. Soltanto una considerazione sul fatto che i motivi spesso sfuggono alle abituali e consolidate interpretazioni degli eventi. Conosco poco di Kafka e della sua produzione letteraria, forse soltanto un titolo. Tre uomini in barca per con parlar del cane. Un titolo che spesso cito quando voglia far credere a chi ascolta che io di Kafka conosca tutto o quasi. Situazione kafkiana anche questa, quindi in linea con l'argomento. 

Il titolo dell'articolo è una battutaccia livello Cochi e Renato o qualcosa del genere. I titoli, si sa, devono attirare l'attenzione... 

p.s.Scopro adesso che Tre uomini in barca per non parlar del cane è stato scritto da Jerome Klapka Jerome e non da Franz Kafka. Preferisco non cancellare l'articolo e rischiare legittime battute sulle mie conoscenze in campo letterario. Situazione kafkiana anche questa e quindi, se non colta, almeno erudita. 

Venerdì 4 novembre 2022

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