di Aldo Carpineti
Ci capita di ritornare periodicamente sull’argomento, non gradevole per il vero, ma sempre presente agli occhi, alle narici, all’attenzione di chi passi di lì, e pertanto perennemente di attualità, come tutte le cose spiacevoli cui non si riesca a dare una soluzione.
Parliamo dei due vespasiani luridi, sconci è la parola più adatta, che resistono imperterriti al progredire del tempo sulla Circonvallazione a Monte. Uno in corso Armellini l’altro in corso Solferino, a distanza reciproca di poche centinaia di metri.
Li abbiamo chiamati vespasiani per rispetto a chi legge, ma più appropriato sarebbe chiamarli orinatoi, cessi, pisciatoi, tale è la loro vera natura e fisionomia.
Malgrado gli appelli di molti, e noi fra essi, questi due monumenti allo schifo ed al degrado rimangono senza sostanziali modifiche invariati al trascorrere delle estati e degli inverni.
Non si dice necessariamente di eliminarli, per quanto sarebbe la soluzione più adatta, ma di dare loro una adeguata trasformazione, renderli strutture decenti, accessibili a frequenti pulizie e manutenzioni.
Invece nessuna delle Giunte succedutesi in questi ultimi decenni ha saputo o voluto dare soluzione ad un problema che richiederebbe un investimento in euro non certo esagerato rispetto alla rilevanza del risultato.
Come oasi al contrario, testimonianza delle nostre brutture i due cessi deliziano tuttora il vai e vieni degli abitanti locali e dei molti turisti che frequentano la zona. In un ambiente per il resto bello, verdeggiante, adatto tanto al passeggio quanto alla sosta e non lontano da parchi, negozi di alimentari e bar molto frequentati.
Mercoledì 9 ottobre 2019
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