Il ricordo, si dice, addolcisce l'immagine delle cose trascorse, un Come Eravamo

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Il ricordo, si dice, addolcisce l'immagine
delle cose trascorse, un Come Eravamo

Ricordiamo una trasmissione radiofonica in onda ogni giorno alle 13

di Aldo Carpineti

Boncompagni e Arbore
Boncompagni e Arbore

Si dice che il ricordo addolcisca la realtà che è stata. Che si tenda a ricordare gli aspetti gradevoli più che quelli non graditi delle cose che sono avvenute.

Fra i ricordi dei miei anni adolescenziali e poco dopo, un posto di spicco occupa una trasmissione radiofonica. Eravamo circa alla metà degli anni ’60, Renzo Arbore e Gianni Boncompagni presentavano Alto Gradimento. Può considerarsi l’antesignana delle trasmissioni di grande successo che Arbore lanciò in Rai più tardi, Quelli della notte, Indietro Tutta e via dicendo…

Per confessione dello stesso Arbore il titolo fu scelto perché si avvicinava ad Alto Tradimento, anche se un tradimento non fu mai, perché divertì con le sue battute le sue gags e le canzoni un folto pubblico soprattutto giovanile: arrivati a casa da scuola, infatti, Alto Gradimento era di prammatica.

Erano i tempi dei Beatles, dei Rolling Stones, dei Procol Arum e in Italia i Rokes, i Nomadi, l’Equipe 84, la musica bella non mancava e Arbore e Boncompagni la conoscevano bene, e sapevano proporla nella quantità e nel momento giusto.

Tutto attorno il dialogo fra i due intrattenitori, assolutamente esilarante, tanto che loro stessi, a volte scoppiavano a ridere delle proprie battute. Inventavano personaggi incredibili come il professor Aristo Gittone, Vinicio, Scarpantibus. Di tanto in tanto affiancati da altri attori, Marius Marenco e Giorgio Bracardi in prima fila. Una kermesse indiavolata, un pandemonio quasi senza sosta, ma con risultato insuperabile.

Grandi personaggi Arbore e Boncompagni, seppero condurre per anni una trasmissione che aveva pochissimi mezzi e spese, senza mai annoiare, anzi suscitando sempre l'entusiasmo degli ascoltatori.

Scrivendo queste righe mi viene in mente che bisognerà che io riscopra la radio. Non mi piace molto la televisione, vincola a star lì fermi a far da spettatori, la radio può essere invece una compagnia migliore 

Venerdì 16 agosto 2019

© Riproduzione riservata

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