di Luigi Carpineti
Un significativo medico d’attualità: Ippocrate di Cos.
Ippocrate nato a Cos nel 460 a.C.e morto a Larissa in Tessaglia nel 377, visse ed operò ad Atene.
Medico, a lui va riconosciuta l’introduzione dello studio encefalocentrico secondo cui la vita ed il pensiero dipendono dal cervello e non dal sangue.
Con tale affermazione Ippocrate si propone di spiegare tutta la vita psichica del malato e delle sue deviazioni.
Ippocrate è convinto che il principale motivo patogeno sia un rapporto squilibrato tra l’uomo e l’ambiente; dove si tratta per il medico di osservare l’evolversi della malattia e la sofferenza del malato; di studiare gli aspetti fisici, l’insonnia i parossismi e perfino gli aspetti più secondari della vita del soggetto.
Il medico deve soffermarsi sui dolori, sul regime alimentare, sul modo di vita, l’età, le abitudini, i modi di fare, i silenzi, i gesti irrisolti.
Ne deriva una vera e propria antropologia nel rapporto tra corpo e mente e ne deriva una terapia che se si occupa dell’aspetto fisico lo considera nel contesto di un complesso organico.
L’uomo è il risultato di un insieme di strutture a capo delle quali sta il cervello.
Insomma il padre dei medici con il suo studio sulla mente e sul corpo, e occupandosi del malato più che della malattia, risulta di una autorevolezza ancora molto significativa al giorno d’oggi.
Bibliografia
Ippocrate, opere a cura di Vegetti Torino Utet 1976
Martedì 19 aprile 2016
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