Simpatici pupazzetti fanno sorridere la città. Gli scagnozzi giallo banana divertono tutti

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Genova | Incassi da record per i minions

Simpatici pupazzetti fanno sorridere la città
Gli scagnozzi giallo banana divertono tutti

Quasi due milioni di euro in due settimane di
presenza nelle sale cinematografiche italiane. Un tesoretto prezioso
quasi come la corona della regina Elisabetta che entra nei forzieri della
Universal. Il successo sembra essere meritato

di Chiara Boi

Illumination entertainment
Illumination entertainment
Gadget dei minions
Gadget dei minions

Fenomeno cinematografico, i Minions hanno invaso con le loro dolci forme e il tipico colore banana tutti gli angoli del pianeta. Nati dalla sceneggiatura di Desplicable Me (Cattivissimo me) di Ken Daucio e Cinco Paul nel 2010 sono diventati sempre più conosciuti con il secondo film dell’Universal nell’estate di due anni fa. Balzati alla notorietà come protagonisti inindiscussi con un film a loro dedicato, uscito in Italia il 27 agosto, scorso, hanno definitivamente abbandonato il loro ruolo di spalla, marginale nella storia, per prendersi tutti i meriti e gli onori di divi. Il cattivo Gru, dei primi due films, nella nuova trama è stato sostituito dalla temibile Ms Scarlet e dal marito «Herb» Sterminator. L’intreccio è semplice, ma ricchissimo di idee e simpatiche situazioni, tutte da ridere. Si parte con un excursus storico, una sorta di prologo, per dimostrare che i Minions sono da sempre sul nostro pianeta sino dal brodo primordiale. A raccontare questa parte, nel doppiaggio della versione italiana, è stato scelto Alberto Angela. Scopo unico ed ultimo dei «pinoli gialli» (definizione coniata da Luciana Littizzetto che ha dato la voce alla cattiva Scarlet) sarà quello di servire il cattivo dei cattivi; tuttavia, essendo maldestri e pasticcioni, sono loro stessi ad eliminare, accidentalmente, il «loro» capo. E per farlo entrerannno in scena un tirannosauro rex, gli egizi, Napoleone ect. dando vita a situazioni roccambolesche che ci accompagneranno fino ai giorni nostri. Dalla preistoria al novecento, dunque, sino a quando bloccati in una grotta artica, annoiati dalla situazione, tre di loro decidono di andare in esplorazione in cerca di un vero cattivo. Questi tre scagnozzi Kevin, Bob e Stuart finiranno per «interessarsi» anche alla corona della Regina d’Inghilterra. La pellicola resiste in vetta alle classifiche da diverse settimane e nel nostro paese è già campione di incassi. Pubblicità e gadget hanno invaso il nostro quotidiano: dai fazzoletti alle tovagliette Mc Donald. Ed ancora: poltrone, scarpe, chiavette usb, raffigurano tutti questi «simpatici fagioli», facendo bella mostra di sè a decoro di case abitate non solo da bambini. Piacciono perché sono buffi con il loro linguaggio surreale (un grammelot come quello comico riproposto da Dario Fo o più drammatico come quello del frate Salvatore nel Nome della Rosa di Umberto Eco), vestiti da proletari comuni con una semplice salopette di jeans, si camuffano e cambiano stile nel guardaroba planetario più di Pretty womanNon siamo più spaventati dalle cose strane, diverse o mostruose. I cattivi e i mostri stanno contrastando l’idea di buonismo dei protagonisti eroi per diventare loro stessi figure positive. Sullivan (lo spaventatore del film Monster &Co del 2001) si è trasformato in un mansueto orso blu, cosi pure Dracula (il vedovo Conte Dracula del film Hotel Transylvania del 2012) diventa prima padre amorevole poi nonno premuroso nei confronti del nipotino Dennis (da ottobre 2015 nei cinema). E non possiamo dimenticare, ovviamente, Gru che si occuperà delle tre bambine di un orfanotrofio ed abbandonare, così, per sempre, il suo lato oscuro. Sembrerebbe che la vicinanza con i minions abbia fatto la differenza e che per rendere più esilerante e simpatico ogni cattivo ci debbano essere delle figure che smussino ed addolciscano la sua «faccia», facendone uscire il suo lato positivo. Lo stereotipo ottocentesco del cattivo con il naso aquilino, i baffi scuri, lo sguardo truce e quell’insolito prurito tra le mani del Bieco Barone (Dick Dastardly - 1968) non terrorizza più le nuove generazioni. Il mafioso vestito in modo impeccabile, la rossa fatale Jessica Rabbit (1988), gli squali «vegetariani» di Alla ricerca di Nemo e tutti gli altri personaggi a seguire hanno ridefinito in positivo il ruolo del «cattivo». A metà strada tra una Jelly belly (caramelle di gelatina americane) e i Jawa di Star Wars i Minion faranno comunque parlare di sé nell storia del cinema di animazione. 

Mercoledì 16 settembre 2015

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