Ursula, Venezia va bene, ma un occhio anche a Genova che è in serie difficoltà

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Ursula, Venezia va bene, ma un occhio
anche a Genova che è in serie difficoltà

Tutta la Liguria come un'isola secondo la definizione di Toti

di Aldo Carpineti

Ursula Von der Leyen
Ursula Von der Leyen

La nostra regione non è mai stata così disastrata, nella sua storia. Toti l’ha descritta come un’isola con accesso dal mare. Ma da una parte sola. E ciò che arriva dal mare non ha poi la possibilità di essere trasferito all’interno, verso le regioni e le nazioni del nord. Così anche il porto di Genova diventa asfittico e muore, Signorini dice che può resistere massimo qualche settimana.

La città, dunque, ha soltanto settimane di vita? Può essere talmente autarchica e autosufficiente da sopravvivere a questo stato di cose, a questo isolamento, in entrata e in uscita? Le risorse del nostro spirito sono grandi, lo sappiamo, ma gli aspetti materiali sono altrettanto importanti. Non si vive di solo spirito o di sola materia, ci vuole l’uno e l’altra.

Ursula parte col piede giusto, una donna alla guida della Commissione, una donna green che mette in guardia sia America sia Cina dai pericoli della superficialità nell’affrontare l’argomento ambientale era quel che ci voleva. Il ruolo europeo diventa fondamentale, la vecchia Europa si ritrova giovane nell’approcciare tematiche di oggi, nel difendere i diritti della Terra, di tutta la Terra, anche quella che è territorio nazionale dei governanti americani e cinesi. Non si possono fare i fattacci propri neanche in casa propria, no non si può più. Oggi le barriere fra Stati si abbattono, le distanze di avvicinano, le popolazioni si mescolano, viviamo a stretto contatto di gomito l’uno con l’altro; dobbiamo rispettare ciò che è altrui, ma ciò che è altrui deve rispettare noi. L’impegno globale non è più procrastinabile. Questo pare dire Ursula Von der Leyen al mondo intero: noi daremo l’esempio, seguiteci. Succederà a Juncker che era un buon burocrate ma non un fulmine. Crediamo nell’impulso e nella vitalità che la nuova Presidente saprà dare agli interventi comunitari, usando le migliori qualità femminili. Crediamo alla sua simpatia, alle caratteristiche della sua umanità gentile e determinata al tempo stesso. Alla capacità di muoversi con disinvoltura in un mondo dai mille aspetti e dalle mille esigenze spesso anche contrastanti reciprocamente. Alla sua competenza ed esperienza.

Grande Ursula, Europa come un faro. Un occhio a Genova (che di fari se ne intende), per quel ha rappresentato nel passato ma soprattutto per quel che è nel presente, per le sue vite; e in fretta, altrimenti da soli non ce la facciamo. E Genova restituirà, statene pur certi.

Genova e la Liguria hanno bisogno di infrastrutture, in questo momento, in armonia con la natura. Si deve realizzare l’armonizzazione degli opposti, questione di filosofia e questione di tecnica. Ce la faremo, non è il coraggio che ci manca. Questione di cervello, che è gangli e pensiero. E di cuore, che ne è la sintesi ed anche l’azione pulsante.  

Venerdì 29 novembre 2019

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