di Aldo Carpineti
Le sue azioni e la sua conoscenza, cara signora, hanno un effetto a sasso nello stagno – andò avanti il professore - il cerchio si allarga concentricamente e incontra le realtà degli altri che, in conseguenza, hanno una reazione simile, anche se non necessariamente di egual segno; Newton non era uno sprovveduto. Il processo, essendo reciproco, teoricamente si moltiplica all’infinito, si esalta all’ennesima potenza; anche se, in pratica, la spinta di ogni forza va esaurendosi gradualmente, si generano continuamente nuovi dinamismi, l’azione o semplicemente il modificarsi di uno provocano una rivoluzione globale. Così il movimento universale, che è moto perpetuo, fa accadere attorno a ciascuno di noi quello che sembra dovuto al caso, ma che casuale non è; l’etere è pieno di influssi che la logica positivistica non riconosce, perché non cadono sotto i nostri sensi: l’individuo agisce secondo la propria volontà, ma ha tutt’attorno una rete di nessi necessari che non può ignorare, anche se spesso non ne è cosciente; accanto a noi c’è un mondo di cui non ci accorgiamo e ognuno di noi umani ha in comune con gli altri molto più di quanto non si creda
Venerdì 12 febbraio 2016
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