di Aldo Carpineti
COMUNICATO PALAZZO DUCALE
Le migrazioni internazionali, in epoca moderna, si sono intrecciate con i processi di globalizzazione. Con la prima, dopo il contatto tra Eurasia e America, la popolazione Europea ha iniziato la sua penetrazione negli altri continenti, accompagnato dai flussi forzati di Africani. Con la seconda, nel secolo precedente alla fine della prima guerra mondiale, le migrazioni europee sono divenute flussi di massa. Con la terza, quella che stiamo vivendo, i flussi si sono invertiti, e l’Europa è divenuta mèta di consistente immigrazione. Forse stiamo entrando in una quarta globalizzazione, sollecitata dal contrarsi dello spazio planetario e all’intensificarsi dei contatti umani per motivi economici, sociali, affettivi ed altri ancora. Ma con quattro incognite: la mancanza di un governo sovranazionale dei flussi; l’intensità delle differenze economiche e sociali tra paesi; l’evolversi delle politiche nazionali, orientate a porre restrizioni alle migrazioni; l’intensità e frequenza dei conflitti generatori di ondate di profughi.
Massimo Livi Bacci, fiorentino, è professore emerito di Demografia nell’Università di Firenze e socio dell’Accademia dei Lincei.
Le sue ricerche hanno riguardato sia la storia demografica dell’Europa e delle popolazioni dell’America nell’epoca coloniale, sia la demografia contemporanea, con particolare attenzione alle relazioni tra dinamica della popolazione, economia e società. Tra i fondatori e gli animatori del sito web Neodemos, dedicato a temi demografici e di politica sociale.
Tra i libri pubblicati nell’ultimo decennio, con edizioni in varie lingue, Storia minima della popolazione del mondo(6a edizione, 2015); Il pianeta stretto(2015); Amazzonia. L’impero dell’acqua(2012); In cammino. Breve storia delle migrazioni(2011); Conquista. La distruzione degli Indios americani(2006).
Nel 2016 ha pubblicato un libro per ragazzi Il lungo viaggio dell’umanità.
Venerdì 17 marzo 2017
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