Caterina Cataldi. Denice, come eravamo. 2018

Cronache Artistiche

Si prende spunto e significato dalla evocazione di Storia e Tradizione per aprirsi a qualsiasi aspetto del sentire umano e ad ogni sensibilità che rappresenti il divenire, il manifestarsi dell'aspettativa nella trasformazione. La realtà di Denice come microcosmo che racchiude in minimi spazi afflati e tensioni universali. Il senso della cultura che non ha dimensioni

Aldo Carpineti

Aldo Carpineti
È nato a Genova il 12 ottobre 1949. Dopo la gioventù genovese, liceo Classico e laurea in Giurisprudenza ha fatto del cambiamento un modo di vivere; si è spostato per lunghi periodi nel Veneto e nelle Marche, tre anni a La Spezia, sedici in Toscana, per poi fare ritorno ogni volta alla vegia Zena. Prima sottotenente di vascello in Marina, poi funzionario aziendale nelle relazioni industriali, è stato anche manager di gruppi professionisti di musica classica, barocca, jazz. Ha pubblicato Stanzialità e Transumanze (2003) riflessioni in epigrammi su argomenti di varia natura, Finestre su Paesaggi Miei (2004) due racconti di cui il secondo è un noir, La casa con le vetrate (2006), Un amore Maturo (2012). Fra tutte le cose che fa abitualmente non c’è nulla che gradisca quanto sedersi al tavolino di un caffè o di un ristorante in compagnia della figlia Giulia.

Antonio Rossello

Antonio Rossello
Savona, 1964. Ingegnere meccanico, tenente in congedo, cavaliere OMRI. Lavora in una grande azienda genovese. Impegnato nell’associazionismo (Presidente del Centro XXV Aprile e segretario dell’Associazione nazionale Carabinieri di Varazze) e in iniziative di natura civile, culturale e artistica. Scrive su periodici cartacei e online. Autore di diversi romanzi antologici. Classificato in premi letterari. La sua pagina: http://www.braviautori.com/vetrine/antoniorossello/

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Cronache Artistiche

Set 12

Caterina Cataldi. Denice, come eravamo. 2018

50x70 cm. Crete colorate su carta

caterina cataldi

Costumi e geografie native e di residenze successive, di visite passeggere, dialetti e caratteri, borghi cosi vicini da sembrare usciti da una stessa matrice, uomini e donne dalle composite figure univocamente si sovrappongono.

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