Cronaca
di Aldo Carpineti
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| Anagrafe di Genova |
Non mi sento né maschilista né femminista, sono convinto che la pari dignità e le pari opportunità fra i due sessi siano fuori di qualsiasi discussione.
Sono anche convinto però che in questo momento appesantire le pratiche burocratiche sia fra le cose da evitare in ogni modalità: per questo mi trovo poco in sintonia con quella coppia genovese che ha fatto in modo di arrivare fino alla Corte Costituzionale per poter dare al proprio figlio il cognome della madre.
Non mi trovo in sintonia per una ragione non di principio ma per una ragione pratica e perché credo che in questo momento siano ben altre le priorità cui val la pena di prestare attenzione.
Ma vi pare che i nostri uffici anagrafici, già così congestionati e pieni di orpelli, debbano farsi carico anche di questa ulteriore complicazione? Senza contare tutte le indesiderate implicazioni di ordine pratico che questa novità comporterebbe nella vita documentale di tutti i giorni.
Non sentivo la necessità di questa modifica allo status quo della cognomistica nostrana. Mi pare proprio roba da cercatori di inezie e disutilità.
Domenica 6 novembre 2016
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