di Aldo Carpineti
Ci lamentiamo tanto dei politici. Ma quelli sono disonesti palesemente, sono disonesti alla luce del sole. Abbiamo imparato da tempo a considerarli per quello che sono.
In realtà chi fa più male al paese sono poteri che si avvalgono ancora della patina di rispettabilità e di credibilità che deriva loro da cento anni di presenza ritenuta corretta e incontestabile. Dalla eredità di un rispetto che un tempo forse era giustificato ma che oggi, alla luce dei comportamenti e dei risultati lo è sempre di meno.
Chi incide sui benesseri e sui malesseri della gente è chi ha la possibilità di far uso di modalità come la diffusione di informazioni, a volte rispondenti al vero ma private, altre volte e più spesso sfacciatamente non vere. Il passa parola e l’agire attraverso persone che sono suggestionabili dalla chimera di sentirsi da un momento all’altro importanti e capaci di determinare la realtà del prossimo e degli ambienti in cui fanno vita è un gioco pericoloso che può sfuggire di mano e ritorcersi anche contro chi lo ha innescato.
Proprio questo utilizzare soggetti che culturalmente e socialmente si sono sentiti fino ad ora lasciati in disparte è l’atteggiamento di questi potenti che più li squalifica e li rende, messi insieme, pericolosi più di quanto ciascuno possa avvertire. La disinformazione e la menzogna si allargano a macchia d'olio e informano di sé la vita stessa delle aggregazioni sociali.
Il risultato è un disagio collettivo, una insoddisfazione (e peggio) avvertita a livello di gruppi ed a livello individuale. Una insicurezza strisciante che non giova a nessuno perché, in definitiva e mai come oggi, il male degli altri diventa anche il male proprio.
Rimedio è che ciascuno possa imparare a ragionare secondo la propria onestà intellettuale al di là di quelli che sono i canti delle sirene messi in giro artatamente, al di là di quello che è il tornaconto immediato improntato alle gelosie e alle invidie, che per sua natura ha gambe corte e poco vantaggio anche per chi lo ricerca.
Giovedì 22 agosto 2019
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