di Francesca Camponero
Due importanti novità nel cartellone della Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse la cui nuova stagione ha come Stella Polare tutto ciò che è contemporaneo, creato da artisti che osservano il mondo con gli occhi del presente. La prima stagione completa della Tosse al Teatro del Ponente, dopo l’anteprima dell’inizio 2019, e il ritorno a un programma a cavallo di anno.
Due stagioni, una nel Centro Storico e una a Ponente, ma in n unico cartellone di 42 titoli, pensato per costruire un dialogo con la città nel suo intero: contemporaneamente.
Si lavorerà nelle tre sale dei Teatri di Sant’Agostino e nella sala di Voltri con un unico filo conduttore e forme di abbonamento che permetteranno agli spettatori di frequentare entrambi i luoghi.
Maestri della scena nazionale e internazionale, nuove produzioni e coproduzioni con i maggiori teatri italiani, artisti di primo piano e nuove generazioni. Prosa, danza, teatro fisico, circo, musica dal vivo.
Riletture di classici, sperimentazione, tradizione e comicità.
Si parte il 16 ottobre con la Prima Nazionale de I costruttori di imperi – Lo Schmürz, il nuovo spettacolo diretto da Emanuele Conte che torna a misurarsi con un testo di Boris Vian, tradotto da Massimo Castri. mentre il 19 ottobre su palcosenico del teatro del Ponente andrà in scena #Prometeo, primo studio di e con Oscar De Summa produzione teatro Metastasio di Prato, Arca azzurra produzioni
Emanuele Conte, dopo le fortunate esperienze con Michela Lucenti e Balletto Civile, in cui ha “ibridato” il suo teatro di prosa con la danza, torna a dirigere la compagnia del Teatro della Tosse con un mix di volti storici e giovani artisti. Tre i titoli proposti: I costruttori di Imperi – lo Schmürz, di Boris Vian, Adagio, di Emanuelle delle Piane e Art, di Yasmina Reza. Conte prosegue la sua indagine sulla drammaturgia contemporanea in lingua francese, attraversando cifre stilistiche molto diverse tra di loro, dalla ricerca sofisticata di Vian, all’ironia di Emanuelle delle Piane, alla perfezione teatrale di Yasmina Reza, premio Moliére con questo testo come migliore autrice.
Alle regie di Conte si aggiungono quelle di Giovanni Ortoleva e Gianfranco Berardi per gli spettacoli in coproduzione: Saul, con Teatro I e Arca Azzurra, menzione speciale alla Biennale di Venezia 2018, e I figli della frettolosa, scritto e interpretato da Gianfranco Berardi, premio Ubu 2018 come miglior attore, in coproduzione con Teatro dell’Elfo e Sardegna Teatro.
Ultima coproduzione in cartellone la ripresa di Axto, coprodotto con Balletto Civile, regia di Michela Lucenti e Emanuele Conte.
Un percorso dedicato al mito e ai classici, non semplici riletture, ma messinscena incentrate sulla modernità dei temi universali portati da personaggi immortali, come nel già citato #Prometeo (di Oscar de Summa), Macbeth, le cose nascoste (di Carmelo Rifici), Sei personaggi in cerca d’autore (di Michele Sinisi), Anfitrione (di Teresa Ludovico), Yorick (di Simone Perinelli), Romeo e Giulietta (della compagnia BezoarT), L’uomo dal fiore in bocca, nella mia carne (di Vincenzo Pirrotta), Le Notti Bianche (di Marta Dalla Via) che si intreccia con l’indagine sulla drammaturgia del ventunesimo secolo, per un teatro vivo che parla di noi, con i maggiori autori della scena europea, come Roland Schimmelpfennig, Caryl Churchill, Ágota Kristòf; e drammaturghi italiani, come Claudia Castellucci, Antonio Moresco, Simone Amendola, Valerio Malorni, Elisabetta Granara, Emanuela Rolla, Daniele Parisi, Marta Dalla Via, Michele Santeramo, Irene Lamponi, Adolfo Margiotta, Chiara Pasetti, Zerocalcare (che propone alla Tosse la versione teatrale della graphic novel Kobane Calling).
Il 13 febbraio 2020 i Familie Flöz, e poi Paolo Nani, Circus Zone e le compagnie della quinta rassegna internazionale di danza Resistere e Creare, che nel 2019 è dedicata al tema delle Furie.
In cartellone anche il teatro sociale con il Gruppo teatrale Stranità, con la ripresa di Sintomatologia dell’esistenza e la nuova creazione Supereroi smascherati, e con l’Associazione Trerrote, spin off teatrale di Maestri di Strada, in Che sia l’ultimo compleanno di guerra.
Si consolida il progetto sulle residenze artistiche, con diverse compagnie che avranno la possibilità di allestire, in residenza sia nei Teatri di Sant’Agostino che a Voltri, debutti nazionali presentati in anteprima nella stagione 2019/2020. Tra questi Oscar de Summa, Antonio Moresco e Francesco Gabrielli, Leviedelfool.
La programmazione 2019/2020 è stata resa possibile grazie al Ministero per i beni e le attività culturali, al Comune di Genova e alla Regione Liguria ed è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
Martedì 8 ottobre 2019
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