di Aldo Carpineti
Si fa sentire il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi sulla vicenda del trasferimento di 4 reparti per 161 persone della Costa Crociere ad Amburgo. L’intervento del ministro è un dato confortante. Purtroppo la voce di Lupi non è accompagnata da altrettanto decise prese di posizione della Città Metropolitana e della Regione. Doria e Burlando dormono sull’argomento sonni troppo tranquilli.
Lupi si rivolge al management tedesco della Costa per fare energicamente presente come una operazione del genere rappresenti un brutto capitolo ed anche un cattivo precedente nella Europa Unita dove ci si aspetterebbe collaborazione e rispetto, anche a livello industriale e produttivo.
Il caso Concordia non può essere una giustificazione ad un provvedimento che coinvolge centinaia di lavoratori ed una città intera.
La vocazione marittima genovese, mai messa in dubbio nel corso dei secoli, verrebbe ad essere fortemente colpita da un provvedimento del genere che porterebbe con sé disagi enormi non solo per la popolazione direttamente interessata ad esso.
La Costa deve rimanere a Genova, così come hanno manifestato nei giorni scorsi anche i commercianti della città esponendo manifestini nelle proprie vetrine.
Martedì 10 febbraio 2015
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