di Francesca Camponero
Gremita questa mattina la Piccola Corte per la presentazione della nuova stagione del Teatro Nazionale di genova che prevede 65 spettacoli selezionati tra le migliori proposte del panorama teatrale, in scena a partire dai primi di ottobre nelle quattro sale – il Teatro della Corte, il Teatro Duse, il Teatro Gustavo Modena e la Sala Mercato.
"Questo è un momento emozionante - ha detto l'Assessore regionale Ilaria Cavo - perchè dopo tanto lavoro per diventare Teatro Nazionale, siamo fieri di affermare i nostri risultati positivi. L'operazione di unione di due progetti ha funzionato e va avanti con un segno più. Il teatro ha avuto un aumento del flusso del pubblico giovane, che quest'anno ha registrato ben 1600 under 26. Di questo dobbiamo senz'altro dire un grazie al direttore Angelo Pastore"
In effetti l’organismo nato nel 2018 dall’unione tra il Teatro Stabile di Genova e il Teatro dell’Archivolto conferma di essere una grande officina di produzione: tra novità e riprese sono 23 gli spettacoli prodotti o coprodotti nella stagione 2019/20 (a cui si aggiunge un’ulteriore decina di spettacoli dal repertorio del teatro ragazzi). E con un cartellone che spazia dai grandi classici alla nuova drammaturgia, dalla commedia al teatro civile, dalla danza al nouveau cirque, incrociando musical, cinema e letteratura, mostra di accogliere al suo interno una significativa molteplicità di voci, candidandosi come casa ideale per ogni tipo di spettatore.
Tra i tanti nomi prestigiosi che si avvicenderanno nei mesi troviamo Eros Pagni, Milvia Marigliano, Gabriele Lavia, Elio, Laura Marinoni, Ugo Dighero, Orietta Notari, Pino Petruzzelli, Arianna Scommegna, Silvio Orlando, Ambra Angiolini, Simone Cristicchi, Umberto Orsini, Ascanio Celestini, Luisa Ranieri, Moni Ovadia, Tullio Solenghi, Glauco Mauri, Emilio Solfrizzi, Marco Paolini, Marco Baliani e l’acclamata compagnia belga Peeping Tom. Oltre ai registi residenti – Marco Sciaccaluga, Giorgio Gallione e Giorgio Scaramuzzino – citiamo tra i tanti Marcial Di Fonzo Bo, Alessandro Gassmann, Filippo Dini, Jurij Ferrini, Valerio Binasco, Arturo Cirillo, Eugenio Barba, Alessandro Serra e il coreografo Virgilio Sieni. Estremamente ampio anche il ventaglio di autori, da Ibsen a Pirandello, da Calvino a Dostoevskij, da Shakespeare a De Filippo, da Testori a Brecht, da Tom Stoppard a Rafael Spregelburd.
Purtroppo questa giornata di festa e di dichiarato successo porta un neo: Angelo Pastore proprio in conferenza ha dichiarato di lasciare la guida del teatro di Genova che ha portato ad essere Nazionale, alla fine del suo mandato che scade al termine del 2019. Non sono valse neanche le insistenze del predidente del teatro, dott. Gian Enzo Duci, pare davvero che Pastore sia intenzionato a tornare nella sua città, Torino, dove lo aspetta la sua famiglia. In vista c'è anche un nuovo lavoro di consulenza che lo impegnerà a Milano, ma in maniera più soft di quanto è stato qui a Genova.
" Sono stati anni lunghi e intensi in cui abbiamo creduto in un progetto. - ha detto Pastore - Ora ci presentiamo con 65 titoli a cartellone. Crediamo nella nostra "cantera", va tutto bene, lottiamo, ma giochiamo con regole demenziali. Siamo innamorati del nostro mestiere, ma i miracoli si fanno fino ad un certo punto. Le riforme forse arriveranno, ma non prima del 2024. Così non si può andare avanti, ed il mio grido è a nome di tutte le maestranze. Non sono felice quando non posso dare agli attori contratti di almeno 4- 5 mesi con compensi decenti. E ' una vergogna. Dobbiamo resistere in un paese incivile, e questo non va bene affatto"
Così, con una certa amarezza, ha salutato colleghi e giornalisti un direttore che tutti in questi anni abbiamo imparato ad apprezzare e stimare per la sua simpatia e disponibilità. Un vero peccato per il teatro e la nostra città.
Il programma completo della Stagione 2019-20 è disponibile sul sito www.teatronazionaledigenova.it
Lunedì 17 giugno 2019
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