Tutte le donne sono"Le dis-graziate" brava Sarah Pesca nell'ultimo lavoro di Jorio

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Genova | prima alla Tosse

Tutte le donne sono"Le dis-graziate"
brava Sarah Pesca nell'ultimo lavoro di Jorio

La protagonista si identifica nei vari personaggi femminili delle tragedie di Shakespeare. Una ragazza che con grande ironia tormenta il suo essere, sola, sì profondamente sola, e forse non amata come vorrebbe

di Francesca Camponero

Sarah Pesca
Sarah Pesca
Una scena dello spettacolo
Una scena dello spettacolo

Ancora nessuna luce sul palco mentre si sentono i tuoni di un temporale. “Era una notte buia e tempestosa” potremmo dire, e in effetti “buio e tempestoso” è quello che frulla nella testolina bruna di una ragazza, forse un attrice, e la rende irrequita. Aspetta una telefonata, già, ma quando questa arriva, lei non pare così interessata di averla ricevuta. Una finzione? Chissà...

Così inizia Le ragazze dis-graziate di Mario Jorio in scena alla Tosse in questi giorni. Protagonista assoluta Sarah Pesca giovane attrice, appena trentenne, ex allieva della scuola dello Stabile di Genova, con indubbio talento, che si identifica nei vari personaggi femminili delle tragedie di Shakespeare. Una ragazza che con grande ironia tormenta il suo essere, sola, sì profondamente sola, e forse non amata come vorrebbe.

Da qui l’identificazione con Giulietta, Ofelia, Desdemona, Lady Macbeth e Lady Anna, tutte donne infelici senza dubbio per amori non vissuti a pieno o troppo vissuti in maniera contorta. Certamente molto diverse tra loro, ma con un comune denominatore: la sofferenza.

Una sofferenza che la Pesca fa uscire fuori con abilità dai testi del grande drammaturgo inglese, mischiati al sarcasmo e scetticismo di Manganelli e Cioran che restituiscono ai personaggi shakespeariani quell’aspetto tragicomico che piace tanto al regista Mario Jorio. Le parole sulla bocca vermiglia della brava attrice scivolano veloci fino a diventare quasi uno scioglilingua (come alla fine) per correre veloci verso il pubblico che altro non è che il riflesso di sè stessa. Un solo costume quello indossato dalla ragazza che ricorda molto quello di una strega o quello di Morticia Addam (che poi è la stessa cosa), del resto ogni donna non è un pò una strega sempre e comunque anche quando può sembrare vittima?...

Amico e confidente uno scheletro seduto comodamente su una poltrona, uno scheletro che è sempre presente nella vita di Jorio (chi non lo ricorda nel suo ufficio al teatro Hop Altrove?) e che sembra indurre i presenti ad aver sempre ben chiaro quanto tutto sia effimero e caduco, amore compreso, che però mai e poi mai smettiamo di cercare fino allo stremo.

Domenica 13 gennaio 2019

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