di Antonio Rossello
Il Luogo e le Vicende
Era l’autunno del1944, i partigiani della 2ª Divisione Langhe, il cui comandante era un ufficiale della Regia Marina, Piero Balbo Poli, insieme ai contadini dei dintorni, in condizioni ai giorni nostri inimmaginabili, in breve tempo realizzarono a Vesime, nella Langa astigiana, un’opera di grande ingegno. Si trattava di campo di atterraggio, concepito per facilitare l'atterraggio ed il decollo degli aerei alleati, impiegati per aviolanciare le missioni e trasportare armi e feriti. La pista fu progettata da un geometra della vicina Cortemilia, Pasquale Balaclava Excelsior, e, nella fase iniziale, misurava ben 900 metri. Il primo atterraggio vi fu il 17 novembre 1944. Qualche settimana dopo, nel corso di una campagna di rastrellamenti, i tedeschi la ararono per renderla inutilizzabile, tuttavia, nella primavera del 1945, venne completamente ripristinata e ampliata, cosicché raggiunse la lunghezza di 1100 metri. L'aeoroporto venne denominato Excelsior.
La MemoriaLa vicenda raccoglie un’importante testimonianza in nuova struttura esistente da qualche anno. Il Museo dell’Aeroporto partigiano di Vesime è stato inaugurato nel gennaio 2016 in una locale concesso dal Comune. Consiste in un’esposizione multimediale permanente curata dall’Istituto storico della Resistenza di Asti. Attraverso video e voce narrante, viene ripercorsa la costruzione della pista di atterraggio realizzata nell'autunno 1944 dai partigiani della 2ª Divisione Langhe. Il percorso è strutturato in sei tappe, lungo le quali viene presentata la storia dell’Excelsior, intimamente legata allo sviluppo del movimento partigiano nelle Langhe ed al processo di liberazione in Italia. Ogni istallazione fornisce informazioni al pubblico, con la sensazione di trovarsi coinvolti realisticamente in un’operazione militare. Un approccio efficace che rende la visita più intrigante e consente, contemporaneamente, di assimilare contenuti storici dettagliati.
Martedì 26 giugno 2018
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