di Aldo Carpineti
Il maresciallo Corradi, perso in cupi pensieri, scruta il mar Ligure piallato dalla tramontana quando il suo comandante lo convoca per affidargli un incarico: dovrà tornare - come agente distaccato dell’antimafia - a Calice Ligure, paese della riviera di Ponente incastonato tra costa e monti ove, anni prima, era stato ferito gravemente. L’uccisione di un giovane napoletano, ritrovato incaprettato sul fondo di una piscina naturale, gli conferma nell’immediato l’ipotesi d’omicidio per faida di camorra, deduzione che lo porterà – insieme al collega Vulpi del comando di Finale – a confrontarsi con uomini e donne che, lontani dai luoghi di nascita, hanno radicato su questo territorio i loro loschi affari. L’investigatore dei Carabinieri, in questo quinto noir che lo vede protagonista, non solo indaga alla ricerca della verità (ottenendo anche l’aiuto di vecchi e nuovi amici) ma riesce a far pace con se stesso grazie all’incontro con una donna che sembra essere in grado di allontanare gli incubi che lo perseguitano… e dei quali si conosceranno finalmente le origini. Fedele all’atmosfera noir del miglior giallo mediterraneo, questo romanzo, amara e realistica miscela di adrenalina e malinconia in giuste dosi, pur rispettando il lettore lo arpiona – colpendone non solo cervello ma anche cuore e fegato – per trascinarlo attraverso guazzabugli ed enigmi verso il finale, dove non mancherà il sorprendente colpo di scena a cui l’autore ci ha abituati.
Mercoledì 3 agosto 2016
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