di Aldo Carpineti
Capitolo quinto
Martedì all'asilo di Carlotta c'era il compleanno di uno dei bimbi, che portò per tutti paste e spuma al cedro: la piccola festa, cominciata alla mensa dopo il pranzo, si protrasse per buona parte del pomeriggio; l'orario di chiusura, alle sedici, fu comunque rispettato e Anna andò a riprendersi la bimba a quell'ora, secondo il solito. Il bar rimase chiuso per una quarantina di minuti, come ogni pomeriggio. Al rientro, Anna trovò, piantati davanti alla porta del bar, due ragazzi l'uno dall'apparente età di vent'anni, l'altro più giovane: Lei chiude il bar a quest'ora? – fece il più grande con aria di chi vuole attaccar briga – e se si avesse bisogno di qualcosa? Stavamo per andarcene. Siamo un bar, non un pronto soccorso - disse di rimando Anna che all'occorrenza sapeva anche essere sbrigativa – e poi ho messo il cartello, non l'avete visto? Chiuso dalle 15.45 alle 16.30, c'è scritto chiaro. Ci dia dei biscotti e della marmellata – disse secco il giovane - senza perdere troppo tempo, perché abbiamo fretta; ci metta anche della frutta se ne ha, e dell'acqua con le bollicine. Anna prese biscotti e marmellata, che serviva con la colazione del mattino. Quanti ne volete? disse, cominciando a mettere la merce in sacchetti diversi, Così va bene - fece sempre lo stesso, quando gli sembrò che ce ne fosse abbastanza; pagò rapidamente ed altrettanto rapidamente raggiunse insieme all'altro la macchina sportiva che partì con una sgommata. Anna rimase un momento a cercare di realizzare che cosa potesse rappresentare quella visita, poi, rendendosi conto che non avrebbe saputo darsi una risposta, ricominciò a rimettere in ordine la sala del bar.
Giovedì 28 gennaio 2021
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