di Aldo Carpineti
Torno ancora una volta sull'argomento che riguarda la salute del nostro pianeta oggi così compromessa e, insieme, sull'argomento giovani. Due motivi che vanno di pari passo.
Vero che le nostre generazioni le hanno combinate grosse in inquinamenti tossici, disastri idrogeologici, diffusioni di materiali non biodegradabili e chi più ne ha più ne metta, e che ora non sappiamo più a che santo votarci, non abbiamo neanche idea di dove cominciare per porvi rimedio.
Ebbene, ciascuno di noi si è reso conto e considera un fatto incontrovertibile che un quindicenne sa maneggiare e conoscere le proprietà di un telefonino molto meglio di noi... quante volte abbiamo fatto ricorso ai nostri figli quando si era bloccato e non sapevamo come farlo ripartire. E l'adolescente di turno ha preso in mano l'oggetto ed in due minuti ce lo ha restituito funzionante. Abbiamo cercato di afferrare come facesse, per poter fare da noi quando ricapitasse, ma non c'è stato verso, un po per la complessità dell'operazione e un po per la rapidità di esecuzione del ragazzo.
Mi piace pensare che con il mondo intero avverrà allo stesso modo. Noi che siamo gli artefici della situazione attuale abbiamo perso il bandolo della matassa, loro che ci sono nati ne hanno invece una totale confidenza. Così che non sembrano neppure tanto preoccupati della faccenda. Avverrà spontaneamente, non per virtù divina e neanche in modo superficiale ma per l'istinto stesso che guida i giovani. Senza tante programmazioni, che sono roba nostra, un modo di pensare aggrovigliato che appesantisce ogni cosa. Certo è indispensabile che prendano in mano il problema con serietà, che si assumano grandi responsabilità. E noi, nel frattempo, non dovremo mollare. Lasciamoli fare, certo sosteniamoli per tutto quel che è possibile, senza pretendere però di sottrargli le chiavi risolutive dei problemi.
Sì, è una interpretazione, e come tale può domani essere smentita dai fatti. Ma conviene forse mettersi le mani nei pochi capelli che ci rimangono? pensare che siamo ad un passo dal baratro? conviene vedere il mondo di oggi ed i giovani destinati alla rovina o al campare stentoriamente? Ci vuole consapevolezza ed aderenza al reale, certo, ma ciò non significa perdere ogni fiducia.
Ce la faranno, ce la faremo... sarà un mondo a loro immagine e somiglianza, già lo è. Giusto così, il mondo oggi appartiene soprattutto a loro e di loro avrà i tratti, qualsiasi ne possa essere la fisionomia, il profilo e l'espressione piena del viso.
Lunedì 3 ottobre 2022
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