Arte e musica nella Parigi del primo. Novecento, e musiche di Stravinskij

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Genova | 2 maggio ore 21

Arte e musica nella Parigi del primo
Novecento, e musiche di Stravinskij

Al Ducale Concerto per Modigliani, al pianoforte Oksana Shevchenko

di Aldo Carpineti

Oksana Shevchenko
Oksana Shevchenko

2 maggio, ore 21 Sala del Minor Consiglio Arte e musica nella Parigi del primo Novecento Concerto per Modigliani Oksana Shevchenko, pianoforte - musiche di Igor Stravinskij

Scherzo in sol minore, 1902 Quattro studi op. 7, 1908 Corale finale da Tombeau de Claude Debussy, 1920 Suite da L'oiseau de feu, trascrizione di Guido Agosti, 1910 Piano rag music, 1919 Sonata, 1924 Tango, 1940 Trois mouvements de Pétrouchka, 1921

Realizzato in collaborazione con GOG – Giovine Orchestra Genovese

Tre concerti, preceduti da un’introduzione storica per raccontare quel mondo della musica che, all’inizio del Novecento, era intensamente impegnato nella ricerca di un suono nuovo e che nella Parigi amata da Modigliani aveva il suo centro.
Gli intrecci sono davvero fittissimi: Casella studia con Gabriel Fauré al Conservatorio Superiore, stringe amicizia con Maurice Ravel, conosce Claude Debussy, organizza con Gian Francesco Malipiero serate dedicate alla musica italiana e dirige composizioni di Debussy. Malipiero è in sala il 29 maggio 1913 per la prima esecuzione della Sagra della Primavera che consacrava Stravinskij, il genio che Parigi aveva lanciato tre anni prima.
Tutto ruota intorno a Stravinskij, eppure la vita degli intellettuali continua regolarmente durante gli incontri del martedì sera nella casa della pittrice Madeleine Lemaire; vi partecipano letterati come Émile Zola e Alphonse Daudet, Marcel Proust e André Gide, pittori come Edgar Degas, scultori come Auguste Rodin, musicisti come Camille Saint-Saëns e Alfred Cortot.
Le formulazioni teoriche di Jean Cocteau costituiscono il punto di riferimento per i musicisti del Gruppo dei Sei: Darius Milhaud, Georges Auric, Francis Poulenc, Arthur Honegger, Germaine Tailleferre e Louis Durey. Le loro vivaci polemiche influenzano scelte e gusti di molti musicisti e amanti della musica: Auric è il più radicale oppositore della musica di Wagner proponendo musica di consumo, Honegger trae ispirazione dal suono delle macchine, Poulenc scrive con eleganza formale e melodica, aperta a suggestioni di sottile umorismo, non impedendo la convivenza con una elegante malinconia, Milhaud accoglie spunti dal circo, dal jazz, con ironia lontana da ogni accademica aspirazione.
 

Venerdì 28 aprile 2017

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