di Maria Grazia Dapuzzo
Care lettrici e lettori di Genova Reteluna, nell'augurarvi «Auguri di Buona Pasqua», desidero raccontarvi di una mia recentissima visita a Montemagno, nel cuore del Monferrato, insieme a mio marito.
L'intenzione iniziale era quella di vedere la mostra personale dell'artista Giovanni Tamburelli dal titolo «Il ladro di sogni: il Volo Magico».
La mostra che si potrà visitare sino al 2 maggio presso i «Voltoni», ai quali si accede sul lato sinistro della scalea di Piazza San Martino, presenta sculture di figure antropomorfe fantastiche.
Entrando nel borgo medioevale di Montemagno siamo stati accolti dalla signora Carla, gentile volontaria, che ci ha presentato l'insediamento raccontandoci la storia del borgo, del castello, della chiesa parrocchiale e di altre interessanti piccole chiese, nonchè dei suoi famosi dodici «vicoli» segnalati con i numeri romani.
La brochure cita di un nucleo più antico dell'insediamento organizzato sul grande colle (Montemagno) intorno a un primo luogo fortificato. Dalla prima fortificazione poi divenuta un imponente castello con merli ghibellini, si dipartono, a raggiera, dodici vicoli chiusi dalle restanti mura a disegnare il «vecchio recinto».
In realtà osservando una veduta aerea di Montemagno e una planimetria del 1770 ho potuto notare l'allineamento dei «vicoli» che mi hanno fatto pensare a un iniziale accampamento militare. Si sa che quando si costruiscono nuove tipologie abitative normalmente si riprendono le permanenze strutturali preesistenti, anche molto lontane nel tempo.
Il castello purtroppo abbiamo potuto vederlo solo dall'esterno perchè è visitabile da maggio a ottobre solamente il 1° e 3° martedì del mese.
La chiesa parrocchiale di antichissimo impianto è stata rimaneggiata più volte e presenta una scenografica scalea barocca in pietra di Cumiana. L'interno della chiesa purtroppo si può visitare solo la domenica quando è aperta per la messa.
Sul lato sinistro della scalea, dove attualmente c'è la mostra di Giovanni Tamburelli, si accede ai locali del vecchio cimitero prenapoleonico e alla cripta.
Dopo aver percorso la strada panoramica dietro al castello e i «vicoli» siamo entrati in un altro luogo denominato la «Casa sul Portone» dove ci ha accolto un'altra gentile volontaria, la signora Antonella; ci ha spiegato che si tratta dell'ultima porta esistente della cinta muraria, risalente probabilmente alla fine del XIII secolo. La struttura architettonica è stata rimaneggiata in epoche successive ed è costituita da diversi ambienti con ghiacciaie nel piano interrato. La signora Antonella ci ha mostrato dei segni particolari sulle pareti che appartengono alla simbologia massonica e dei Templari.
La visita alla mostra e al borgo è stata molto interessante anche grazie alla presenza delle signore volontarie che amano il loro Montemagno e che accolgono con tanta gentilezza e disponibilità i turisti.
(Cliccare sulle foto per ingrnadirle).
Lunedì 14 aprile 2025
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