di Aldo Carpineti
Questa volta i giovani genovesi che hanno a cuore la città si sono mossi prima, attuando una azione preventiva di pulizia delle vie di fuga dell'acqua che avrebbe potuto e potrebbe cadere quest'autunno.
Un'operazione utilissima che mette in luce la disponibilità della mejo gioventù genovese a darsi da fare anche piegando la schiena quando sia necessario.
La terra è bassa, è un vecchio detto della Toscana dove si lavora in agricoltura ma questa considerazione non ha spaventato i tanti ragazzi accorsi nella zona della Foce che è sempre la più colpita dalle alluvioni.
A partire dal 1970 gli Angeli si sono messi in luce per il loro impegno solidale e positivo nel recupero di quanto sembrava perduto per gli effetti dell'acqua, ora si muovono in anticipo per un lavoro che non da soddisfazioni se non quella, grande, di veder conservata la propria città e la sua economia.
Lunedì 21 settembre 2015
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