Breve diario di un arrivo a Viareggio articolo poco ufficiale, roba da facebook

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Breve diario di un arrivo a Viareggio
articolo poco ufficiale, roba da facebook

Probabilmente ha valore più per me che per voi ma forse c'è chi lo legge

di Aldo Carpineti

Burlamacco
Burlamacco

Arrivo a Viareggio verso le 20 di sabato e trovo un clima abbastanza mite. Ha piovuto poco poco forse fino a qualche minuto prima. Non c’è vento, a Genova erano state giornate ventosissime quelle immediatamente precedenti, mi era capitato di attendere il 606 in cima a via Roma una quindicina di minuti intorno alle 23 di un giorno di inizio settimana insieme a Riccardo, che veniva da una giornata di formazione, ed avevamo fatto fatica a restare alla fermata per tutto quel tempo con quella temperatura ed il vento battente.

Un salto alla Carmencita un caffè presso piazza Mazzini dove trovo un barman simpaticissimo con il quale avevo famigliarizzato in occasione di precedenti miei soggiorni qui; è originario di Fibialla una frazione di Pescia e gli argomenti di conversazione non sono mai mancati.

Provo a telefonare a M ma non mi risponde, avrà altro da fare oppure non avrà voglia di parlarmi, chissà. Mangio una focaccina vegana e sorseggio vino rosso. Tanto per acclimatarmi un tantino. Pochi minuti. Una ragazzina simpatica sta lavando il pavimento: è ora che me ne vada.

Mi dirigo verso casa e passo davanti al Fappani. Perché non un cappuccino caldo qui? Mi siedo, c’è soltanto una coppia nel locale che però se ne va presto. Sento suonare il mio smartphone, è M che ha visto la mia chiamata. Parliamo dell’atmosfera viareggina nella quale mi sono rapidamente calato, poi di musica e di musicisti, del Louisiana dove è stato recentemente Felice Reggio e dove andrà presto Fabio Lingua con il suo gruppo.

Parliamo anche della ipotesi del Forte di Bard, una stupenda location per diversi eventi all’ingresso della Val d’Aosta, e dei contatti che ho per portare là nostri spettacoli, e l’idea pare entusiasmante. Ci salutiamo e mi incammino definitivamente verso la palazzina dove alloggio. Da qui le mando alcune foto via whatsapp ed un saluto con la immagine del Burlamacco.

A nanna, sono molto stanco: domani vedrò mia figlia e il suo boy, devo essere in forma. E siamo a questa mattina domenica 8 dicembre. Un paio di giorni qui e poi rientrerò a Genova nella prima mattinata di martedì, insieme a Riccardo, che deve proseguire le lezioni. Scusate questo articolo, così personale e poco ufficiale, una roba da Facebook, forse per pochi intimi... forse no. 

Domenica 8 dicembre 2019

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