di Maria Grazia Dapuzzo
Con questo quarto articolo proseguiamo per Via Lanza mediante la descrizione degli imponenti palazzi: «Misericordia» e «Morelli di Popolo», nonché delle tipologie architettoniche che costituiscono il tratto finale della via verso il Nord geografico.
L'imponente palazzo della Misericordia la cui fronte neoclassica è stata: - «... ricostruita nel 1852 su disegno dell'Ing. Lucca,...». /12/
Chiara è la lettura delle zone costituenti lo schema prospettico impostato su quattro zone architettoniche.
La zona basamentale a bugnato comprende i negozi e un piano.
Particolare della parte centrale del prospetto intenzionalmente simmetrico del palazzo della Misericordia |
La zona di elevazione è a due piani gerarchizzati.
Particolare attenzione è posta alle fasce marcapiano e marcadavanzale e sulle lesene a scansione del ritmo compositivo.
La terza zona di connessione è formata dal cornicione con sostegno a mensola.
La zona di conclusione è comprensiva del timpano che evidenza la parte centrale del prospetto a tre bucature, e con relativo balcone.
Nella zona basamentale la parte centrale è messa in evidenza dalla presenza di quattro colonne con capitelli che sostengono una trabeazione con alternanza di triglifi.
Complessivamente il prospetto è costituito da tredici bucature alternate a lesene con capitelli nella zona di elevazione, che articolano la parete muraria portante avvolgente tutto l'edificio.
Palazzo Morelli di Popolo, palazzo tardo rinascimentale in mattoni a vista con evidenziato un piano nobile, ammezzato e sottotetto con impianto a corte.
Sono presenti tutti i requisiti del modello rinascimentale nella scansione delle zone architettoniche che, in questo caso assumono valenza monumentale.
L'influenza barocca piemontese caratterizza il disegno della parete e la plasticità della fascia marcapiano-marcadavanzale.
L'intenzionalità simmetrica è evidenziata dal portale dell'atrio e dal balcone al piano nobile.
Tipologie relative al tratto finale di via Lanza appartenenti ad un tessuto di antichissimo impianto |
A nord di palazzo Morelli di Popolo seguono alcuni tipi edilizi relativamente al tratto finale di via Lanza.
Tessuto di antichissimo impianto con permanenze strutturali che risalgono alla fondazione di Vardacate |
Si tratta di un tessuto di antichissimo impianto con permanenze strutturali che risalgono alla fondazione dell'antica città romana di Vardacate.
In realtà sono le ultime trasformazioni del tessuto a corte e sono ancora aggregate con però presenti le trasformazioni che porteranno a nuovi tipi edilizi.
Da ricordare che la diretta «antenata» della casa a corte era proprio la «domus» romana, chiusa totalmente verso l'esterno ed aperta sui suoi cortili interni (atrio, cavedio o peristilio).
La casa a corte infatti, come la «domus» romana, non aveva affacci all'esterno, presentava un solo accesso sulla strada di servizio.
La casa a corte urbana, che inizialmente presenta il corpo edificato affacciato sul percorso, successivamente si amplia intasando tutti gli altri lati della corte sino a ridurre quest'ultima ad un cavedio.
Evidentemente ampliandosi, aumenta anche l'altezza e da casa a corte monofamigliare diventa plurifamigliare.
Come si può vedere, dalle fotografie e dalla planimetria, gli ultimi edifici che si affacciano sul percorso sono edifici in linea, di quattro piani fuori terra, in muratura continua intonacata, risultato ultimo della trasformazione subita.
Elemento di contrasto nel tessuto edilizio è una casa di affitto di recente costruzione, con struttura puntiforme.
/12/ Casale: immagine di una città - A. Castelli-D. Roggero - 1986, Cap. 7, parte II, pag. 20
Domenica 13 giugno 2021
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