di Maria Grazia Dapuzzo
Percorrendo Via Saffi, verso Piazza Castello, incontriamo tipi edilizi con permanenze strutturali di epoca romana che risalgono alla fondazione della città. Arrivati in fondo alla via, ci imbattiamo in un esempio di taberna romana.
Via Saffi è caratterizzata da un tessuto formato dall'aggregazione in serie lineare di tipi edilzi ad uso plurifamigliare, a quattro o cinque piani fuori terra, di cui il primo sempre ad uso commerciale e gli altri ad uso abitativo.
Elementi di linea di recente costruzione, ad una e tre bucature, inquadrano una tipologia edilizia a quattro bucature, il cui prospetto evidenzia le quattro zone architettoniche secondo lo schema del «palazzo».
Zona basamentale caratterizzata dalla presenza di una cornice, con la parte centrale circolare, che evidenzia l'entrata della bottega.
Zona di elevazione a quattro piani gerarchizzati, evidenzia l'alternanza dei balconi, di differente aggetto, sostenuti da mensole curviline con parapetto in ferro battuto.
Particolare attenzione è posta alle fasce marcapiano e, nella zona di connessione, alla cornice sotto il cornicione.
Meno attenzione è stata dedicata all'edificio in aderenza all'arcone di accesso alla piazza.
È evidente come la risoluzione formale non abbia tenuto conto del linguaggio architettonico casalese.
La parete edilizia che caratterizza il lato Nord di via Saffi, ben conservata, evidenzia alcune intrusioni di recente edificazione.
Sono comunque presenti elementi del linguaggio architettonico della città, che contribuiscono a rendere omogeneo nell'insieme il prospetto della via (vedi le scansioni delle bucature e i balconcini).
Tipi edilizi plurifamigliari, aggregati per contatto in serie lineare, con permanenze strutturali di epoca romana, occupano l'isolato tra via Ubertino da Casale e vicolo Carotto.
Tipi in linea ad uso plurifamigliare, appartenenti all'ultimo tratto di via Saffi, prima che quest'ultima si affacci sull'ampia piazza Castello.
Tipo edilizio con permanenze strutturali di epoca romana risalenti alla fondazione della città stessa.
Esempio di «taberna» ovvero di organismo elementare (monocellulare) che si è incrementato planimetricamente con altri simili, mediante aggregazione di cellule sul fronte del percorso, aventi per lo più stesso «passo», e in altezza con aggiunta di un piano.
Si ricorda che la cellula edilizia o monocellula è un locale quadrangolare avente i due lati di 4-6 m. di lunghezza.
Martedì 3 agosto 2021
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