di Aldo Carpineti
Su Linkedin è di attualità la disputa circa il cambiare idea. Se sia apertura mentale o se sia sintomo di debolezza, di condizionamento.
Per quanto mi riguarda trovo che il cambiare idea appartenga alla sfera della migliore intelligenza riguardo a quelle che sono le scelte contingenti lungo i percorsi (comuni) dei risultati concreti. Le strategie si possono mettere a confronto e saggio è chi cambia il proprio modo di vedere davanti ad una ipotesi più conveniente nella prospettiva del risultato finale.
Chi rimane rigido sul proprio punto di vista vuoi per partito preso vuoi per incapacità di sposare modi di vedere altrui dimostra scarso spirito critico verso se stesso e rappresenta un ostacolo e un intoppo al raggiungimento degli obbiettivi comuni.
In questi casi dunque la creatività tanto più è efficace quanto più è duttile.
Laddove cambiare idea suscita qualche perplessità è sul proprio modo di sentire le cose, sul gusto di esse. Vero che nella vita si cambia, ciò che non piaceva un tempo può venire a piacere successivamente, ma sono processi lenti delle vere e proprie ere personali.
Debole probabilmente è chi senza giustificazione si fa indurre dagli altri a scelte che vanno contro il proprio gusto, e non contro la propria strategia. Chi sia esageratamente accondiscendente verso atteggiamenti che contrastino il proprio sentire intimo. Resistere a queste tentazioni, peraltro spesso reali, rappresenta un allenamento proficuo, direi essenziale per il proprio stesso animo. Chi eserciti se stesso ad approvare soltanto ciò che in sé approva rafforza il proprio carattere e diventa indipendente nel proprio giudizio. Ed avrà, di conseguenza, i consensi altrui.
Quando lavoravo in azienda avevo un capo che si vantava di saper cogliere, nelle conversazioni con il Presidente, quanto questi si aspettava che lui dicesse e in questo senso indirizzava il proprio parlare. Niente di peggio. Avere idee personali, se sostenute dalla logica, è sintomo di capacità autonoma e suscita considerazione, chiunque si abbia come interlocutore.
Venerdì 27 settembre 2019
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