di Aldo Carpineti
La famigliarità di quel che mi circonda, i rumori lontani quasi non percettibili, non riconoscibili.
Ho appena finito di scrivere qualche nota su Linkedin e mi estraneo anche dal social, l'eterna disputa tra le femministe convinte che le donne hanno una marcia in più e le signore avvedute che pensano che quote rosa e corsie privilegiate siano una vergogna per loro stesse.
Al diavolo anche questi problemi, meglio qualche mezz'ora di conforto fra le mie piante, agrumi rose agapanti e forsythia. L'angolo del tavolino ha sedie sparse, distribuite in modo spontaneo che mi pare artistico, mando foto a qualcuno ed in genere apprezzano.
L'ambiente che mi circonda assomiglia a me, forse per questo mi sento in armonia e sembra quasi che non manchi nulla, anzi ci fosse qualcosa di più potrebbe rompere l'incantesimo.
Non è una sensazione destinata a durare, anche perché pian piano scendono le tenebre e bisogna rientrare in casa. L'esigenza di un minimo di dinamismo sopraggiunge e mi metto al computer a scrivere queste pinzillacchere. Faccio ipotesi per la mattinata di domani, telefonate da fare e impegni, piccoli in questi giorni. Dicono che sabato e domenica prossimi farà burrasca... vedremo. Buona notte a tutti.
Giovedì 25 luglio 2019
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