di Antonella Vella
L’amore brucia o dura?
Freud non ha mai creduto all’amore nella sua forma più pura, ha sempre sottolineato la maschera dell’illusione di questo sentimento, dell’inganno, dell’affanno alla rincorsa di un sentimento che vuole essere la meraviglia del nuovo. La più famosa tra le correnti filosofiche teoriche e pratiche della psicologia nega l’esistenza di questa incredibile forza sostenendo che non è possibile non essere ripetitivi in modo inesorabile nel rapporto d’amore.
Massimo Recalcati, psicoanalista, saggista ed accademico italiano, con il programma Lessico amoroso, una serie di sette puntate, affronta quelle che sono le tematiche essenziali ed esistenziali della relazione di coppia con un incidere affascinante, con un linguaggio che avvolge, illumina, ammalia.
Pone l’accento su una tematica che travolge gli animi, li incanta e disincanta, confonde ed accende ogni energia: l’unica potenza che arde di potere proprio.
Sostiene ed argomenta la tesi di Freud, in quanto su questa si basa il controaltare dell’amore romantico, del sentimento che come il fuoco modifica il rapporto con il mondo, che scuote, che accarezza come il vento le foglie, che paralizza come l’incontro. Ed è proprio sull’incontro che verte questa prima serata che ho voluto seguire ed ascoltare e che mi ha rapito con un parlare fluido, di assoluta raffinatezza.
Cosa è l'incontro?
L’evento che altera e cambia l’ordine del tempo, che traccia un confine tra un prima ed un dopo, dove l’impossibile diventa possibile, un dubbio si concretizza in una certezza e l’inno al sentimento per eccellenza assume una sua forma, una sua concreta identità.
Il momento magnetico, inatteso, inspiegabile assume dettagli, fa suoi i dettagli e di questi si serve per dichiarare l’amore, la totalità della magia che diventa intima, radicata, complicata da raccontare, da spiegare.
Un’esperienza di una tale intensità che Recalcati con semplici, ma efficaci ed ammalianti espressioni, traduce in una possibile tregua, un rifugio, un nascondiglio sereno che trova un senso alla trasformazione che il destino ha scritto. E da lì la promessa che deve essere per sempre perché l’incantamento ha la forza di riparare l’universo da ogni possibile frattura. Il matrimonio come spartiacque perché ciò che ha travolto i nostri sensi sia una finestra sul divenire, la costruzione della vita insieme, la fiducia nel lasciarsi andare osando ed azzardando. Con questo simbolo poniamo la nostra vita nelle mani di una persona estranea al nostro passato, a ciò che siamo stati e ci esponiamo con una promessa della durata dell’infinito.
Nessuno può garantire che sarà per sempre perché ciò che riteniamo assolutamente vero e sentito potrà e sarà sicuramente messo a dura prova dall’esistenza, dal vivere quotidiano. L’ombra dello spergiuro aleggia, ma noi non lo possiamo sapere. Non esistono esperti in amore, specialisti del sentimento, portatori di indubbie verità, torce accese perenni nell’oscurità.
Qual'è il carburante del fuoco che alimenta l’amore?
Per lo spirito dei nostri tempi non esiste perché la durata del sentimento coincide con la rassegnazione, con il grigiore della vita familiare, lo spegnimento del desiderare di essere l’uno per l’altro ed un’indole neolibertina che attualmente risiede pacifica.
La grande scommessa è quella di poter tenere insieme il bruciare ed il durare dell’amore perché l’esistenza di uno non escluda l’altro e si possa guardare il mondo costruendo una storia a due, per sempre.
Martedì 12 febbraio 2019
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