di Aldo Carpineti
L'organizzazione del lavoro così come cristallizzata da più di cinquanta anni di legislazione dello Stato e da contrattualistica collettiva impone ampie revisioni alla luce di mutate condizioni sociali che l'emergenza da Covid19 ha portato ancor più ad evidenza.
Gli assetti della produzione richiedono da una parte spiccate caratteristiche di agilità e snellezza delle aziende anche riguardo ai numeri dei collaboratori. Soprattutto fra le piccole e medie aziende si registrano difficoltà crescenti dovute a mancanza di commesse o comunque di previsioni di lavoro a lungo termine. Arduo in queste condizioni pensare a assumere persone che possano poi essere mantenute in forza per tutta la durata della propria vita lavorativa.
Contemporaneamente si sta verificando soprattutto fra i giovani, ma non soltanto, un fenomeno che induce a considerare il lavoro soltanto parte degli interessi da coltivare, o almeno si richiedono da molti tempo e spazi per realizzare anche altre aspirazioni collegate a diverse istanze umane. Molti, cioè, ritengono di preferire di aver agio di soddisfare proprie passioni per il viaggiare, vivere in libertà molta parte del proprio tempo, non essere costretti a pratiche aziendali e d'ufficio che ne limitino troppo i movimenti.
Alla luce di queste considerazioni e in particolare nella convinzione che la attuale organizzazione del lavoro abbia fatto per molti versi il suo tempo, pare indispensabile trovare vie alternative. Si può di conseguenza ipotizzare che una strada possa essere quella della ridisegnazione dei rapporti individuali di lavoro attraverso incontri tra Direzione Aziendale e Lavoratori eventualmente assistiti da un Rappresentante Sindacale. In queste sedi potranno essere prese in considerazione da una parte le esigenze aziendali e dall'altra le aspirazioni di ogni lavoratore riguardo alla propria mansione ed alle proprie filosofie di vita. Si tratta di trovare punti di incontro a volte delicati che certamente richiedono la buona volontà di tutti i partecipanti alle trattative.
Tutto potrà partire da intese, a livello nazionale, dei Rappresentanti dai Datori di Lavoro e dei Rappresentanti dei Lavoratori. Sulla base di esse si provvederà, da una parte e dall'altra, a dare disposizioni di comportamento nelle singole aziende, passando, se necessario, attraverso le relative rappresentanze provinciali.
Il procedimento richiede ad evidenza l'impegno di tutte le componenti presenti nel mondo del lavoro, vale a dire gli imprenditori, i lavoratori, le parti sociali, i consulenti e formatori, gli studiosi della materia lavoristica, magistrati e avvocati del lavoro, accademici. Si tratta di un processo che presumibilmente troverà lungo la propria strada aggiustamenti continui, e mai una definitiva regolamentazione. I tempi nostri sono caratterizzati dal cambiamento e dal divenire continuo; soltanto tenendo conto di esso si potrà arrivare a condizioni di lavoro di volta in volta sufficientemente adeguate per tutte le forze in gioco.
Venerdì 21 agosto 2020
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