di Aldo Carpineti
Non so nel resto della città, ma in piazza Manin e dintorni dalle 17 in poi l’ambiente ha assunto una fisionomia insolita. Un’invasione genoana, di colori e di voci rossoblu, di grande impatto e colpo d’occhio.
Un fatto da studiare dal punto di vista fenomenologico-sociale, come appartenente alla civiltà di oggi.
Non abbiamo nessuna intenzione di dare giudizi di valore su queste come su altre manifestazioni spontanee, assolutamente legittime perché non vietate da alcuna legge; e pertanto nel diritto di essere messe in atto e praticate.
Quel che ci preme è invece sottolineare l’aspetto stupefacente (nel senso dello stupore), forse perché insolito e certamente coreografico di questi fenomeni.
Manifestazione di gioia intima? di gaudio collettivo? di liberazione? Difficile dare una definizione. Più facile fermarsi a sottolineare il risultato piuttosto impressionante.
In qualche angolo, infrequenti magliette e sciarpe sampdoriane, in atteggiamento riservato. Ma, si sa, le minoranze sono sempre simpatiche.
Domenica 8 maggio 2016
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