di Aldo Carpineti
La situazione della Samp si fa pesante, piano piano si sta scivolando verso le zone basse della classifica.
Eppure non ci sono giganti in questo campionato 2015-2016, e le squadre hanno tutte un certo equilibrio fra loro. Ciononostante anche un Milan che da tanti anni non è più all'altezza dei suoi migliori fasti è bastato per determinare un crollo che alla vigilia sarebbe stato impensabile.
Montella pare il primo ad essere sorpreso, perché i giocatori ci sono, hanno capacità tecniche superiori alla media, uomini come De Silvestre Soriano Muriel Eder starebbero bene in qualsiasi compagine di alto livello.
Tuttavia non si riesce a far gioco e la difesa sembra di burro. Si tratta soltanto di riuscire a metterli in campo nel modo giusto o c'è qualcosa di più? Forse una sottile vena psicologica perdente si è impadronita della squadra? Se è così Montella dovrebbe improvvisarsi terapeuta prima ancora che tecnico calcistico, un vero coach nell'accezione moderna del termine. Si tratterebbe di prendere per mano i giocatori uno per uno ed al tempo stesso trovare motivazioni collettive.
Non è un compito facile, superare crisi delo spirito può essere a volte più difficile che vincere problemi fisici e tecnici. Ma proprio questo si chiede a Montella in questo momento, e che l'aeroplanino torni a volare.
Domenica 29 novembre 2015
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