di Aldo Carpineti
Grandi campioni ne hanno fatto una leggenda, i nostri Bartali Coppi e Gimondi, i francesi Bobet ed Anquetil, il lussemburghese Gaul, il belga Merckx, gli spagnoli Indurain e Ocana, l'americano Armstrong. Rimarranno nella storia non soltanto dello sport.
Oggi la corsa ha un ché di più sofisticato, si presenta elegante prima ancora che agonistica. Eppure la fatica dei corridori rimane il fattore primo, chi saprà presentarsi agli Champs Elisées di Parigi anche con una manciata di secondi di vantaggio sugli altri avrà il trionfo.
Partenza da Nizza dunque, con un percorso che ritorna nella città costiera, e ripartenza di qui anche domani. Probabili arrivi in volata nelle prime tappe. Ma successivamente, come è tradizione, salite durissime, addirittura quattro gli arrivi in salita.
Poco spazio alle cronometro, complessivamente 36 chilometri, e alcuni dei concorrenti, più adatti alle gare in linea, gradiscono questa soluzione.
Fra i favoriti ancora il giovane colombiano Egan Bernal, vincitore della edizione dell'anno scorso, ma gli avversari sono forti primo fra tutti Roglic europeo dell'est. Sarà una bella gara, ed è da sperare che il Covid19 non ci metta lo zampino.
I nostri, assente Nibali, non hanno velleità di classifica ma possono aspirare a qualche successo di tappa. Sarebbe un contentino comunque di non poco conto.
Sabato 29 agosto 2020
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