di Patrizia Tassone
Il giorno 24 giugno si celebra San Giovanni Battista.
San Giovanni Battista è il santo patrono dei monaci e di varie città come Torino, Firenze e anche Genova.
La nascita di Giovanni Battista è definita «miracolosa» in quanto i suoi genitori, Zaccaria ed Elisabetta, si trovavano già in età avanzata per avere figli, ma le preghiere di Zaccaria avevano avuto il loro effetto e l'arcangelo Gabriele comparve ad annunciare la nascita di Giovanni.
Si racconta, inoltre, che quando Elisabetta si trovava al sesto mese di gravidanza l'arcangelo Gabriele apparve a Maria per annunciarle l'arrivo di un figlio (Gesù).
Ecco perchè viene festeggiato il 24 giugno: considerando il 25 dicembre come la data della nascita di Gesù e intercorrendo, appunto, sei mesi tra i due, quella di Giovanni necessariamente avrebbe dovuto collocarsi al 24 giugno.
La storia narra che fu decapitato su ordine del re Erode d'Antipa ma, la vera mandante di questa esecuzione, fu Erodiade la quale serbava rancore verso Giovanni che in passato aveva protestato per il matrimonio tra re Erode e Erodiade (quest'ultima era la moglie divorziata del fratello da cui aveva avuto una figlia, Salomè) in quanto non era ammissibile secondo la legge ebraica.
Dopo essere stato sepolto privo del capo in Samaria a Sebaste, nel 361-362 d.C., durante il periodo dell'imperatore Giuliano detto l'Apostata, il suo sepolcro venne profanato dai pagani che bruciarono il corpo disperdendo le ceneri.
A Genova, nella cattedrale di San Lorenzo, si venerano quelle ceneri, portate dall'oriente durante le crociate, ovviamente in merito sorgono tutti i dubbi del caso.
Questo è ciò che ci è pervenuto attraverso i testi.
Tuttavia alla notte di San Giovanni sono collegati riti, usanze e credenze che spesso variano da regione regione.
Secondo una leggenda è fatto divieto, in questa data, di fare il bagno in mare.
Secondo gli anziani il 24 giugno il Sole diventa più luminoso del solito e, parrebbe, che sia contornato da un cerchio di fuoco che giri costantemente per ore.
Per le donne che intendessero prendere marito entro l'anno, riusciranno nell'intento se nel Sole del mattino saranno in grado d'intravedere la testa di San Giovanni.
Per le innamorate esiste la tradizione delle tre fave: prendono tre fave, una priva di buccia, una per metà e l'altra con la buccia intera, si incartano separatamente ma allo stesso modo per non riconoscerle, vengono poi poste sotto il cuscino nella notte del 23 giugno, e il mattino seguente se ne pesca una a caso.
Quella con la buccia intera (la più ambita) simboleggia un marito ricco, quella a metà un marito benestante e quella priva di buccia un marito povero.
Chi nasce in questa notte avrà poteri speciali e sarà protetto da negatività.
Altro consiglio, legato a questa festa, è quello di esporsi alla rugiada della notte della vigilia che, pare, curerebbe ogni male.
C'è chi prepara l'acqua di San Giovanni: dentro una ciotola d'acqua si mettono a bagno alcuni rametti di piante aromatiche come la salvia, il rosmarino, la ruta e la menta, poi qualche rametto di lavanda e l'immancabile iperico (o erba di San Giovanni), la ciotola viene poi lasciata fuori la notte del 23 affinchè possa beneficiare della rugiada, e al mattino seguente con quest'acqua vengono lavati almeno il viso e le mani.
I garofani piantati in questa notte crescono rigogliosi.
Non si possono catturare le lucciole perchè in esse, proprio in quelle ore, si incarnerebbero le anime vaganti in cerca di refrigerio.
Ed ancora, a mezzanotte si deve raccogliere un ramo di felce e tenerlo in casa per aumentare i propri guadagni.
Infine, tra i consigli culinari, abbiamo quello di mangiare lumache con tutte le corna (quest'ultime rappresentano le discordie) perchè di buon auspicio in quanto così facendo si distruggerebbero le avversità.
Altro consiglio culinario è preparare il nocino con le noci acerbe raccolte nella famosa notte.
Ovviamente queste sono solo alcune delle tradizioni di questa ricorrenza.
Esistono detti o proverbi legati a San Giovanni: «Chi non compra l'aglio di San Giovanni sarà povero tutto l'anno», «San Giovanni non vuole inganni», oppure «San Giovanni con il suo fuoco brucia le streghe, il moro, il lupo».
La mia preferita resta comunque questa: «Ciò che il tuo occhio al risveglio vedrà, il tuo vero amore diventerà», praticamente un incantesimo d'amore.
Questo articolo aveva l'intento di far conoscere solo alcune curiosità legate a un santo che, secondo i testi, viene narrato come uomo profondamente coerente, che accolse con un balzo, mentre era ancora nella pancia della madre Elisabetta, l'arrivo di Maria che era andata a farle visita.
Auguri a tutti i cittadini che festeggiano il loro patrono e ovviamente a tutti i numerosissimi Giovanni!.
Martedì 23 giugno 2020
© Riproduzione riservata
663 visualizzazioni