Forse tu non pensavi ch'io loico fossi. è il Canto ventisettesimo dell'Inferno

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Genova | dante e la logica

Forse tu non pensavi ch'io loico fossi
è il Canto ventisettesimo dell'Inferno

Nell'incontro Guido da Montefeltro racconta come è caduto nel peccato

di Aldo Carpineti

Dante Alighieri
Dante Alighieri

Certo la logica sorprende, ancor più della fantasia che può essere appropriata oppure no, proporzionata oppure no.

La logica è stringente, non ammette alternative né repliche. Chi vuol contrastare la logica con la sovrastruttura mentale finisce per cadere vittima si se stesso. 

La logica è per chi logico sa essere, non per i mediocri che sogliono distribuire orpelli interpretativi sul cammino di chi sa bene dove andare.

Logica è chiarezza è onestà. 

Allo stesso modo di Dante che raffigura la scena nella atmosfera della tragedia infernale, così Fedro, molto più semplicemente ma altrettanto efficacemente faceva parlare la volpe che nel suo passeggiare incappava nella maschera tragica. Oh quanta species sed cerebrum non habet, oh che bell'aspetto ma non ha cervello. Una delusione, ed una occasione perduta. 

Perduta per chi manca di cervello, in fondo, perché chi sia loico fa della propria virtù il proprio stile di vita ed il faro del proprio parlare e del proprio comportamento, e ripartire gli è poi facile qualsiasi sia stato l'intoppo. Allenarsi alla logica anche quando le sirene ingannatrici intonano canti irresistibili, perché alla fine le sirene taceranno, sfinite dal loro stesso inganno. 

Giovedì 17 ottobre 2019

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