di Francesca Camponero
E ' dispiaciuto a tutti quando un anno fa è stata chiusa la sede di Porta Siberia che racchiudeva gran parte delle opere di Lele Luzzati, genovese prezioso, maestro in ogni campo dell'arte applicata, ed invece siamo felici che il patrimonio di Luzzati non sia cosa tenuta in poco conto dell'amministrazione comunale che ha deciso di dedicargli una mostra al Sottoporticato di Palazzo Ducale che porta il titolo di "Labirinto Luzzati".
La mostra è stata inaugurata ieri, venerdì 31 maggio, e resterà visibile a tutti fino al 3 novembre 2019 in attesa della collocazione più idonea e permanente. Promossa dal Comune di Genova, Regione Liguria, in collaborazione con MIBAC, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona è curata da Sergio Noberini e organizzata da Palazzo Ducale e dalla Fondazione Lele Luzzati.
"E ' un momento importante restituire a Luzzati quello che ha creato - ha detto l'Assessore Comunale Barbara Grosso - e con questa mostra semipermanente, attendiamo di dare alle opere di Luzzati la giusta collocazione come si merita il lavoro di un grande esponente di un pezzo di storia genovese. I talenti nati nella nostra città non vanno dimenticati e non solo quelli del passato, come Mazzini e Paganini, ma anche quelli di oggi come appunto Lele Luzzati".
E così attraverso un percorso tematico e biografico, nel Sottoporticato del Ducale viene proposto un viaggio nell'arte del Maestro, suddiviso per sezioni che raccontano la sua arte dagli esordi negli anni '40 fino agli ultimi lavori scenografici realizzati per il Teatro Carlo Felice.
Assente alla conferenza stampa di apertura il curatore Sergio Noberini, mentre era presente un altro personaggio noto, appartenente al mondo dello spettacolo, che è stato molto vicino a Lele e con il quale insieme hanno realizzato degli splendidi lavori teatrali: il regista Filippo Crivelli.
"Insieme abbiamo fatto ben 32 spettacoli - ha detto il regista milanese - Ho conosciuto Lele nel 1957. Mi parlo bene di lui Tatiana Pavlova, mio primo " maestro" di teatro che preparava la regia de La Wally alla Scala. Appena vidi gli schizzi di Lele compresi il grande talento che avevo davanti e capì che tra noi sarebbe nata una grande intesa che si sarebbe protratta negli anni come poi è stato. Lele come me amava il teatro in tutte le sue manifestazioni, nulla lo sorprendeva, tutto lo entusiasmava. Non dimenticherò mai quel sorriso di candore che era sempre sul suo volto e che ci ha tenuti uniti per 50 anni".
Parallelamente alla mostra al Ducale, presso il Luzzati Lab di Vc. Amendola 3c, è in programma un’esposizione dedicata all’aspetto squisitamente scenografico del lavoro del Maestro. "Dal Bozzetto al palcoscenico", questo il titolo, nasce da un’idea di Emanuele Conte, a cura di Paolo Bonfiglio, allievo prediletto di Luzzati.
Un percorso narrativo costruito con scenografie originali realizzate da bozzetti, materiale di scena creato per alcune produzioni storiche del Teatro della Tosse, modellini e burattini di Luzzati e Cereseto. La mostra si completerà con materiale di archivio, filmati, interviste al maestro e un’installazione video, ispirata a “La mia scena è un bosco”. L’allestimento coinvolgerà l’interno e l’esterno del Luzzati Lab, spazio polifunzionale di grande suggestione, nel cuore del centro storico, restaurato nel 2017 per ospitare pubblico ed artisti, corsi di teatro, incontri ed esposizioni, sede dello storico laboratorio di scenografia che Emanuele Luzzati donò al Teatro della Tosse e dove nacque la sua scuola.
Questa mostra sarà visitabile dal 1 giugno al 14 luglio
Sabato 1 giugno 2019
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