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Quaderni Gramsciani |
COMUNICATO PALAZZO DUCALE
Gramsci I quaderni del carcere ed echi in Guttuso Sala del Minor Consiglio
Un’occasione rara per ammirare gli originali dei quaderni gramsciani collocati in apposite teche in grado di garantire il rispetto dei parametri relativi a temperatura, grado di umidità, ed esposizione alla luce stabiliti dall’Istituto Centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario. A cura della Fondazione Istituto Antonio Gramsci.
Orari: lunedì 14.30 - 19, da martedì a domenica 10-19.
Inaugurazione 28 luglio, ore 18
Due schermi touch screen permettono la visualizzazione dell’intero contenuto dei quaderni in alta risoluzione e forniscono al visitatore molte informazioni e immagini. In esposizione anche due dipinti di Renato Guttuso, La Battaglia di Ponte dell’Ammiraglio e I Funerali di Togliatti, conservati alle GAM di Roma e di Bologna, che testimoniano la lezione gramsciana e la visione dell’arte come impegno civile. Antonio Gramsci fu arrestato a Roma l’8 novembre 1926; nel giugno del ’28 fu condannato a 20 anni, 4 mesi e 5 giorni di reclusione. Detenuto a Bari, iniziò a scrivere note di vario argomento, dedicando al contempo quattro quaderni ad «esercizi di traduzione» dal tedesco, dal russo e dall’inglese e, dall’aprile del ‘32, avviò la stesura dei «quaderni speciali»: La filosofia di Benedetto Croce, Il Risorgimento italiano, Noterelle sulla politica del Machiavelli, Americanismo e fordismi che furono pubblicati da Togliatti tra il ‘48 e il ’51.