di Aldo Carpineti
Vero che con le whatsapp si scrivono un sacco di cose inutili, vero che questo continuo essere bersagliati fa sì che ci sentiamo sempre a disposizione (anche quando non lo vogliamo) per leggere quanto ci scrivono e magari anche per rispondere, vero che a volte non se ne può più di questo universo di messaggi...
Eppure tutto ciò ha aspetti positivi, eccome. Raccontarsi cose che sembrano banali può servire a non perdersi di vista a conservare rapporti freschi, continui. Quanta gente sarebbe scomparsa dalle mie frequentazioni se non avessi avuto la possibilità di contattarla informaticamente? Di quanti amici non conoscerei più le strade intraprese ed i pensieri?
Si dice che di questi mezzi bisogna fare un uso ragionevole, ed è più che giusto. Però il metro della ragionevolezza è piuttosto soggettivo e variabile da persona a persona. In dubio pro reo, dice un vecchio brocardo giuridico, e perciò, nel dubbio che il mio messaggio sia gradito o, al contrario, possa rompere le scatole, preferisco propendere per la prima delle due ipotesi, almeno fino a prova contraria.
I sistemi di aggregazione, quelli per fare rete (per usare una espressione di oggi) procurano una infinità di vantaggi, di carattere professionale, privato, sociale... diamo a Cesare quel che è di Cesare, non buttiamola sempre in negativo: queste moderne possibilità di rimanere in contatto in realtà sono una gran cosa.
Venerdì 13 agosto 2021
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