di Francesca Camponero
Sono molti i Circoli Operai di Genova che da quando è scattata l'emergenza coronavirus hanno dato la loro disponibilità nel rendersi utile alla cittadinaza che ne ha bisogno.
I volontari dei vari circoli "ritengono doveroso assicurare atutti la loro concreta solidarietà, mettendosi a disposizione di chiunque si trovi nella necessità di avere un appoggio o un aiuto per provvedere a tutte le esigenze della quotidianità (spesa, medicinali, giornali, o supporto di assistenza di vario genere" questo dice il volantino che diffondono nei vari quartieri in modo da poter essere contattati e fornire il loro sostegno.
Giacomo Lertora, responsabile del Circolo di Via Archimede 41, ci racconta che le telefonate sono state molte in questi giorni e tante le richieste più svariate.
"C'è chi ha bisogno della spesa, chi delle medicine, chi necessita di qualcuno che porti il suo cane fuori per i quotidiani bisogni e chi ha semplicemente bisogno di sentire una voce amica perchè è solo. I nostri volontari che, per quanto riguarda la mia circoscrizione, sono circa una quarantiva, cercano di accontentare tutti e la gente ci riceve con piacere, mantenendo naturalmente le dovute distanze dettate dai regolamenti, e ci ringrazia. Ma questo è il nostro dovere e per noi, che abbiamo sempre avuto come fine primario il bene delle classi più deboli, è normale renderci utili".
Alle volte arrivano anche richieste un pò strane alle quali non si può rispondere con un consenso, tipo quella di una donna incinta che chiede, qualora iniziassero le doglie, di essere portata all'ospedale da un volontario al posto dell'ambulanza. Beh, in questo caso sarebbe una grossa responsabilità per un qualunque cittadino adempiere ad un compito simile al posto degli addetti ai lavori.
Domenica 5 aprile 2020
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