di Aldo Carpineti
Sorta nel ‘300 è rimasta sempre una strada complementare alla via Venti Settembre e alla piazza De Ferrari nonché alla stessa via Roma. Che rimangono le arterie essenziali del centro cittadino e rappresentano la vera passerella della city, sede del commercio, degli affari, dello shopping e dello stesso passeggio.
Stiamo parlando di via San Vincenzo, arteria tuttavia molto cara ai genovesi che la affollano ogni giorno, certi di trovare una scelta ai loro acquisti di eguale qualità ma dal prezzo più contenuto rispetto a quanto possono comperare nelle vicine vie centrali.
Tipici di via San Vincenzo sono i negozietti di scarpe, anche di pantofole o di sandali, piccoli di dimensioni e dalla scelta non variegatissima ma che offrono prodotti interessanti dal punto di vista dell’equazione qualità/prezzo. Ed i bar con tavolini fuori strapieni nelle ore di punta, dove è possibile chiedere anche un caffè con la panna spruzzata di cannella o una spuma al ginger o al chinotto.
Caratteristico il via vai favorito dalla destinazione pedonale, folla di locali più ancora che di turisti, perché via San Vincenzo non ha un nome internazionale ma chi la conosce sa di potervi soddisfare i propri desiderata meglio che altrove. Scelta per chi se ne intende, ed i genovesi avranno mille difetti, come essi stessi si riconoscono, ma indubbiamente di commercio e di acquisti se ne intendono.
Con la vicina piazza Colombo costituisce un centro minore di Genova, ma certo più adatto a chi voglia trovare tutto ciò di cui ha bisogno in maniera meno dispersiva, più attenta e concentrata rispetto al glamour di via Venti.
Mission collaterale, finisce per avere una rilevanza ed uno scambio economico ancora ben più importante perché chi va in via Venti Settembre va per guardare, chi va in via San Vincenzo va per comperare.
Giovedì 10 agosto 2017
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