di Aldo Carpineti
Giovedì 27 agosto al Cenobio, Giovanni Bellucci chiude la serie delle Sinfonie di Beethoven trascritte per piano solo da Liszt.
Il Progetto Beethoven portato avanti dal Gruppo Promozione Musicale a partire dal 2004 con l’intento di presentare l’Opera Omnia del grande compositore, chiude giovedì 27 un’importante capitolo, quello delle Sinfonie, affidate ad un grandissimo pianista, Giovanni Bellucci, che, in tre anni consecutivi, in cinque concerti, le ha eseguite nella mirabile trascrizione per piano solo di Franz Liszt. Quest’anno Giovanni Bellucci termina la serie: nel concerto del 19 luglio ha suonato il la monumentale Nona, entusiasmando il pubblico, e giovedì 27 (Cenobio dei Dogi, 21.15) presenta la Terza (la famosissima Eroica)e la Quarta. Un appuntamento davvero da non perdere, sia per il programma che per le eccezionali qualità del pianista.
Giovanni Bellucci è riconosciuto dalla critica uno dei più grandi lisztiani della storia. Non esistono dieci pianisti come lui al mondo: egli ci riporta all'età d'oro del pianoforte: così il quotidiano Le Monde sottolineava la vittoria di Bellucci alla World Piano Masters Competition di Montecarlo 1996, ultima in ordine cronologico di una lunghissima serie di affermazioni nei concorsi internazionali (dal Regina Elisabetta di Bruxelles al Primavera di Praga, dal Casella della RAI al C. Kahn di Parigi, dal Busoni al premio F. Liszt). Il magazine francese Diapason lo ha stato inserito dal nella top ten dei grandi lisztiani della storia, accanto a Martha Argerich, Arrau, Cziffra, Kempff, Zimerman; e la rivista britannica Gramophone lo ha definito un artista destinato a continuare la grande tradizione italiana storicamente rappresentata da Zecchi, Busoni, Michelangeli, Ciani. Ventenne, si diploma con lode e menzione d'onore presso il Conservatorio S. Cecilia. Su invito del grande pianista russo Lazar Berman frequenta l'Accademia Pianistica di Imola, che nel 96 gli attribuisce il Master. In seguito, si avvale dei contatti con artisti della statura di Badura-Skoda, Brendel, Perahia e Pollini. Stabilitosi a Parigi, intraprende un'intensissima attività concertistica, che lo vede solista con le più grandi orchestre, collaborando con direttori ed interpreti quali Abbado, Accardo, Casadesus, Entremont, Inbal, Mackerras; ha tenuto recital in tutto il mondo, nei Festival e nelle sale più prestigiose. Particolarmente apprezzato per le sue esecuzioni di Liszt, Beethoven e Chopin, tutti i suoi Cd sono stati premiati dalle testate specialistiche più prestigiose: Fra le sue migliori incisioni discografiche vanno ricordate le monumentali integrali delle 32 Sonate di Beethoven e delle trascrizioni lisztiane delle 9 sinfonie di Beethoven.
Quello di giovedì 27 è l’ultimo dei concerto al Cenobio. Il Festival Camogli in Musica avrà ancora due appuntamenti: entrambi saranno dedicati alla chitarra, con i due vincitori dell’ultima edizione del Concorso Ruggero Chiesa-Città di Camogli, e si svolgeranno alla suggestiva Chiesa Millenaria di Ruta.
Si ricorda che al termine dei concerti sarà possibile cenare insieme a musicisti ed organizzatori presso uno dei ristoranti che collaborano al Festival, a prezzo promozionale.
Ingresso ai concerti: € 15 per l’intero e € 10 per il ridotto (Soci GPM e giovani)
Info e prenotazioni: 0185 770703 - 338 6026821 - www.gpmusica.info
Sabato 22 agosto 2015
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