di Aldo Carpineti
Le connessioni fra le cose del mondo una volta erano molto più semplici ed elementari; oggi vuoi per la globalizzazione vuoi per l’informatica vuoi per la moltiplicazione dei rapporti tra le persone, le connessioni sono diventate molto più complesse e soprattutto molto più fitte.
Per questo non si può affrontare la vita come si faceva una volta, un mondo così connesso richiede un grado di attenzione maggiore e di maggiore fantasia riguardo a quelle che potrebbero essere le conseguenze delle azioni umane ed anche soltanto delle parole e persino dei pensieri (di cui i comportamenti sono la conseguenza).
Ciò significa che la superficialità e la banalità vanno bandite, senza rinunciare, beninteso, alla spontaneità; perché proprio comportamenti privi di spontaneità conducono ad effetti deleteri a cascata o, per meglio dire, a sasso nello stagno, dove ogni piccolo cerchio d’acqua raggiunge e genera uno successivo fino a conseguenze infinite.
Gli effetti delle connessioni raggiungono effetti di altre connessioni e si mescolano generando, a seconda della loro qualità reazioni benefiche o il caos.
La vita di ciascuno e la vita globale sono puzzle di connessioni senza fine, per questo tanto più lungimirante è chi sa prevedere il maggior numero di connessioni, nei limiti del possibile e dell’umano.
Martedì 30 giugno 2015
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