Il mondo di oggi mondo da fantascienza uno scenario da film di Stanley Kubrick

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Il mondo di oggi mondo da fantascienza
uno scenario da film di Stanley Kubrick

Ad un progredire della tecnologia fa da contraltare il ritiro dell'uomo

di Aldo Carpineti

Tecnologia da casa
Tecnologia da casa

La tecnologia aumenta il passo e si diffonde sempre di più, con utilità maggiori; per altri versi si ritorna a condizioni di altre ere.

Ancora prima del diffondersi del Covid si è assistito ad una rivalutazione dell’emozione. Alla preferenza per un atteggiamento compassato e rigido proprio dei primi decenni del dopoguerra, presente in campo professionale come in quello famigliare, è subentrato il riconoscimento dei valori dell’emozione positiva.

Una cinquantina di anni fa, ed anche dopo, un manager doveva essere tutto d’un pezzo, se aveva delle emozioni non doveva farle trapelare e così dovevano essere anche i suoi collaboratori per stargli al passo. L’indifferenza emotiva agli stimoli esterni ed a quelli interni era considerata una virtù da non perdere mai in azienda, necessaria per far fronte con freddezza e razionalità agli eventi.

Da qualche tempo invece si è riconosciuto il valore utile delle emozioni positive e condivisibili. L’emozione unisce, dà stimoli, apre vie alla fantasia creativa, permette percorsi che la pura ragione non conosce. Nel mondo industriale sono stati addirittura messi a punto strumenti che lavorano tanto sugli aspetti psicologici quanto su quelli delle capacità commerciali delle persone. Ne è un esempio eclatante il Coaching che lavora proprio sulle condizioni emotive dei soggetti per migliorarne le qualità del benessere e conseguentemente le attitudini alla produzione. Ma tutte le soft skills, le qualità legate alle modalità del pensiero, della comunicazione della convivenza sono oggi all’ordine del giorno della intera letteratura lavoristica.

L’emozione qualcosa che avevamo quasi perso di vista e limitato ai momenti della lettura di un libro o della visione di un bel film. E che ora, invece, ritorna a far parte di ciascun nostro momento proprio come era una volta. Ne avevamo razionalizzato gli spazi ora se li riprende totalmente. Qualcosa di certamente più presente nella vita primordiale: pensiamo a quanto dovevano faticare e penare i nostri antichi avi di Neanderthal per procurarsi il cibo e quanti pericoli dovevano affrontare.

E venendo, per analogie, proprio ai giorni della nostra più stretta attualità, quelli dell’uomo che si ritira nella propria abitazione, come contemporaneamente avvenga un riappropriarsi del mondo da parte della natura. Sia in positivo sia in negativo. La ripopolazione animale delle zone che un tempo si ritenevano abbandonate dagli animali compare in diverse forme anche preoccupanti dal nostro punto di vista. Topi, cinghiali, persino lupi prendono coraggio ed escono allo scoperto. Proprio questa notte è stato avvistato un branco di lupi al Parco del Righi.

Il mondo sta cambiando in mille maniere conseguentemente al cambiare delle abitudini dell’uomo. Stiamo modificando il nostro vivere, la natura modifica il proprio. Sta accadendo qualcosa che soltanto un paio di mesi fa appariva impensabile o forse frutto di improbabili film di fantascienza. Siamo chiamati a nuove, non rimandabili sfide.  

Mercoledì 1 aprile 2020

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